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Il punto di Belloni. Prezzi Pro Piacenza: curva penalizzata?

Prezzi popolari per la gara di coppa, ma perché favorire solo gli abbonati dei distinti?

Qualche nota personale a margine dei prezzi dei biglietti per l’esordio in Coppa contro la modesta Pro Piacenza.
In via Schio si è deciso di tenere importi popolari (5 euro per la Curva e 20 euro per la Tribuna, la quale ospiterà anche i transfughi dei Distinti, settore chiuso per l’occasione). Oneri ragionevoli, se pensiamo che per vedere Perugia-Vicenza sul campetto di Pergine i tifosi hanno dovuto scucire un biglietto da 10 euro. 

Lascia tuttavia perplessi la politica scelta nei confronti di chi ha già sottoscritto l’abbonamento annuale. Perché se è vero che i possessori della tessera Distinti potranno andare al coperto con soli 15 euro, i prezzi per gli abbonati di Curva non godranno di una pari ulteriore facilitazione. Segnalo questo a cuor sereno, in quanto ho già fatto tale osservazione direttamente a Marco Franchetto in conferenza stampa. Ora, non è il caso di alimentare una guerra di religione. Non ci sono tifosi buoni (gli abbonati) e tifosi cattivi (quelli che restano in stand by). Chi sta attendendo a sottoscrivere il badge annuale non ama certo il Vicenza meno di chi è invece corso subito ai botteghini. 

Tuttavia io ritenevo (e ritengo) che sarebbero stati (e saranno prossimamente) opportuni concreti segnali di incoraggiamento per chi ha fatto il suo “atto di fede” senza dichiarare “prima soldi e poi cammello…”. In particolare, la mossa di non premiare coloro che sono già in possesso dell’abbonamento di Curva appare una strategia poco lungimirante

Personalmente (qualcuno dirà: facile, visto che non sono quattrini tuoi…) mi sarei spinto anche più avanti: entrata gratuita con la Pro Piacenza per tutti coloro già in possesso della tessera per il campionato 2017/2018. Ho provato a fare due conti: un mancato incasso stimabile in meno di 5.000 euro complessivi. Piccolissimo investimento, pertanto, che però avrebbe profumato molto di “discontinuità” e avrebbe conferito maggior senso a quel “ricominciamo” di sapore pappalardiano, che è slogan del Vicenza dell’era Boreas. In tal senso, probabilmente, si comincia a pagare l’assenza di un direttore generale capace, oltre che far quadrare ricavi e costi, anche di sviluppare una visione prospettica del rapporto con la piazza. 

Niente di grave, niente di irreparabile. Non è sui biglietti di Vicenza-Pro Piacenza che si costruisce il futuro biancorosso. Una vittoria contro gli emiliani potrebbe scacciare anche un po’ di mugugni sul viso dei supporter di Curva che oggi si sentono ingiustamente penalizzati. E sarebbe un’iniezione di entusiasmo formidabile per il conteggio degli abbonamenti…


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