Sport

Nuovo Vicenza Calcio, l'opinione di Alberto Belloni

Il giornalista e scrittore noir inizia, con la presentazione della nuova società, la sua collaborazione con Vicenzatoday

Se la conferenza stampa di oggi doveva chiarire i contorni dell’accordo tra VIFIN e BOREAS per il futuro del Vicenza Calcio, ci è riuscita solo in parte. Limitiamoci per ora alle cose che sono apparse chiare, lasciando sospese quelle su cui permangono dubbi e perplessità. Al tavolo dei relatori i principali protagonisti dell’incontro: il consigliere delegato Massimo Amenduni, l’ing. Pioppi per la finanziaria lussemburghese e il socio di riferimento VIFIN Marco Franchetto.

Il padrone di casa ha esordito con un’assunzione di responsabilità per l’annata che ha portato alla retrocessione:

“Durante l’anno appena finito - ha detto - mi sono fidato di persone che non si sono dimostrate all’altezza e non ho vigilato a dovere, anche per colpa di una difficile situazione personale di salute. Chiedo scusa ai nostri meravigliosi tifosi e farò di tutto per uscire al più presto da questa situazione che non meritano. Loro sono stati gli unici a non essere retrocessi.” Convitato di pietra della mattinata, l’ex presidente Pastorelli, citato per nome in una sola occasione ma più volte destinatario di frecciate e contestazioni. “Il nuovo corso del Vicenza - ha continuato il titolare di Pulitalia - sarà caratterizzato da tre punti cardine: umiltà, sacrificio e professionalità. Basta dunque coi dirigenti tuttologi: ognuno farà il lavoro nel settore che conosce, senza interferenze.” Anche in questo caso il riferimento alla gestione 2016/2017 è parso evidente.

LA CONFERENZA STAMPA E LA FIRMA

Ha preso poi la parola il nuovo sponsor,

che ha confermato un accordo triennale, di cui non è stato comunicato l’importo ma che dovrebbe essere leggermente migliorativo rispetto all’ultimo anno di Banca Popolare di Vicenza. “Spero che saremo un partner d’acciaio” ha chiosato Amenduni, ricordando come anche in serie C mai Vicenza abbia abbandonato la sua squadra. E’ stata poi la volta del rappresentante di Boreas, che, tra le altre cose, ha rivelato come la proposta per l’acquisizione del pacchetto azionario fosse stata fatta pervenire in via Schio il 27 aprile ma rimasta nel cassetto del presidente per un mese, senza risposta. Confermato l’interessamento ad affiancare il gruppo, operante nel settore medicale, con investimenti alle porte in Italia e nel Veneto, a rinforzare la propria immagine grazie alla partnership con una gloriosa società di calcio della zona.

L’accordo prevede tre fasi:

la firma di un documento di intenti, apposta oggi dalle parti, la verifica dei dati di bilancio attraverso una due diligence già in atto, la sottoscrizione di un accordo preliminare entro luglio e la chiusura definitiva entro dicembre, con scadenza dell’attuale CdA e passaggio di consegne del 75% delle azioni, mentre il restante 25% è destinato a restare in capo ai vecchi soci, proporzionalmente alle quote attuali. “Il nostro progetto sportivo - ha dichiarato Pioppi - tiene conto delle difficoltà ad uscire da un campionato difficile come quello di Lega Pro, con tante squadre e un solo accesso diretto alla Cadetteria. Si tratta di un progetto triennale che prevede investimenti totali per circa 7/8 milioni di euro, che saranno destinati in parte alla copertura dei costi, in parte a creare una rosa competitiva per puntare al salto di categoria.”. Il ruolo di presidente resterà vacante, almeno fino al termine dell’anno e la responsabilità delle scelte tecniche peserà tutta su Moreno Zocchi, circa il quale tutti hanno espresso totale fiducia.

Il DS sta lavorando 24 ore su 24 e 7 giorni su 7,

per costruire la rosa in vista del ritiro. Indiscrezioni parlano, oltre dei 3/4 giovani di scuola Juventus e del portiere ex Spezia, anche di altri tre elementi, uno dalla Sampdoria, uno dall’Atalanta e probabilmente uno dall’Inter. Quanto infine alla presentazione ufficiale di Moreno Zocchi, assente oggi proprio perché impegnato sul mercato, pare che sarà effettuata con la squadra già in ritiro sull’Altopiano. Altra stranezza in un campionato che si preannuncia ricco di interrogativi.


Si parla di