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Socio nel LaneRosso? Per la prima volta Dainese si sbottona

Da quest'estate si parla di un ingresso nell'LR Vicenza Virtus dell'ex imprenditore, da 5 anni presidente del Cisa. Ed è proprio l'arte ad essere la chiave dalla sinergia che, per ora, è ancora in discussione. Ecco quando è fissata la "dead line"

Lino Dainese (foto Twitter)

Chi si aspettava che il calciomercato dell'LR Vicenza avrebbe avuto un finale infuocato grazie all'annuncio dell'ingresso di nuovi soci, resterà deluso.

Lino Dainese, l'ex patron dell'omonima multinazionale dell'abbigliamento per motociclisti, è sì stato invitato dall'amico di vecchia data Renzo Rosso a far parte del board del suo progetto calcistico, ma la dead line (secondo il gergo internazionale che - giustamente - usano entrambi i golden men dell'economia berica) è fissata per il 28 febbraio. E non è certo che non sia il 29... 

Ho voglia di contribuire alla rinascita della città e credo che questa cammini sulle due gambe del patrimiono culturale e del calcio, che so amatissimo dal popolo biancorosso

Così l'attuale presidente del CISA, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladioa Vicenzatoday. E' la prima volta che Dainese, che da decenni si divide tra la sua attività e l'amore per l'arte, parla dell'eventuale partnership con mister Diesel. I dettagli restano ovviamente riservatissimi. 

Con Renzo ci conosciamo da 40 anni, dai tempi di Molvena. Mi ha fatto questa proposta e ci stiamo lavorando. Il termine ultimo per l'accordo è la fine di febbraio. Non mi sbilancio su quale sarà l'esito e, sono sincero, non lo so. Quello che ho chiesto è che nel progetto di rinascita della società calcistica rientrino anche l'arte e la cultura, affinchè il pallone diventi veicolo della bellezza non solo dei gesti atletici ma dell'intero territorio

A questo punto è obbligatorio chiedergli cosa ne pensi dell'iniziativa del calendario, dove i gioielli dell'LR Vicenza hanno posato in mutande con lo sfondo dei capolavori cittadini. La risposta è divertita e imbarazzata:

No comment. Qualcuno ha sbagliato ma ormai è andata... 

Chi è Lino Dainese

Lino Dainese (Arzignano, 19 giugno 1948) è un imprenditore italiano, fondatore dell'azienda di abbigliamento protettivo per lo sport Dainese. 

Figlio di un funzionario di banca, primo di tre fratelli, studia ragioneria, s'iscrive a economia e commercio alla Ca' Foscari di Venezia ma ad un certo momento preferisce entrare prima nell'ufficio acquisti della FIAMM di Vicenza e poi in una piccola impresa di sci di Trento. E si dedica alle moto, una delle sue passioni. Scoprendo che l'abbigliamento per motociclistici o è importato dal Nord Europa o è di qualità scadente. Così, vivendo in una zona in cui si intrecciano le competenze di due distretti industriali (quello di Arzignano per la pelle e quello di Marostica per le confezioni in pelle) a 24 anni fonda nel 1972, a Molvena, l'omonima azienda.

Nel 1976 produce per Giacomo Agostini una tuta studiata per resistere all'abrasione e piena di colore in un periodo in cui si producono solo tute e giubbotti neri. Poi è la volta di Barry Sheene. E con Sheene emerge il problema di proteggere la schiena nelle cadute. Così in quegli anni inventa, con la collaborazione del designer francese Marc Sadler, la protezione dorsale per motociclisti (il paraschiena Aragosta). Negli anni ottanta l'impiego delle protezioni composite si estende alle altre parti del corpo, più del 70% è destinato all'export. Dainese comincia a produrre anche linee di abbigliamento e accessori per altri settori, dallo sci all'equitazione, apre un centro logistico alla periferia ovest di Vicenza, apre anche un centro ricerche con il nome di D-Tec (Dainese Technology Center).

 Dal 1994 supporta i giovani architetti del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. Nel 1995 inizia il progetto per un dispositivo di sicurezza di tipo airbag dedicato ai motociclisti (il Dainese D-air).

Nel 2000 Dainese, appassionato e collezionista d'arte, ristruttura un mulino, sorto nel 1634 a Polegge (Vicenza), su concessione del Magistrato alle Acque di Venezia, con lo scopo di dare spazio a giovani artisti e divulgare la cultura dell'arte contemporanea nel territorio vicentino. Il mulino (chiamato "503 Mulino") ospita tuttora varie mostre.

Dal 2004 al 2011 è membro del consiglio d'amministrazione del MART, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. E nel 2014 è nominato presidente del CISA, Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.

Nel 2014 Dainese, senza eredi, cede la maggioranza della Dainese S.p.A. a un fondo del Bahrein (tiene per sé il 20%) e fonda la società D-air Lab per lo studio e l'applicazione di tecnologie innovative alla protezione del corpo umano.

Riconoscimenti

Nel 2007 il "Premio Italiano della Creatività".
Nel 2009 il Premio Masi per la Civiltà Veneta.
Nel 2015 riceve dal Presidente della Repubblica Italiana il "Premio Leonardo Qualità Italia".

Da Wikipedia


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