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L.R. Vicenza: gli aggiornamenti di calciomercato di Alberto Belloni

L’obiettivo dichiarato, come ammesso dal Direttore Sportivo, è di consegnare all’allenatore sul bus per Asiago un gruppo di giocatori consolidato

Manca poco alla conferma di Pietro De Giorgio

Proviamo a leggere assieme le prime indicazioni di mercato, emerse a seguito della conferenza stampa di Seeber.

La difesa

Sistemata la questione portiere (con Albertazzi del Bologna a far da spalla a Grandi), sembra abbastanza definita anche quella della difesa con la imminente conferma di Pasini al centro e il contratto sottoscritto con Bianchi. Malomo, se arriverà, costituirebbe la ciliegina in un reparto che necessita anche di un rinforzo sulla sinistra, dove c’è solo Stevanin (in pole per il ruolo, Matthias Solerio).

Il centrocampo

Sulla trequarti, molto vicino alla riconferma De Giorgio come esterno destro, mentre è tutta da decifrare la posizione di Giacomelli, per il quale la differenza tra domanda e offerta non risulta ancora appianata. L’alternativa più probabile, se Jack non accetterà la cifra del Vicenza (molto vicina a quella già percepita lo scorso anno) è il corteggiassimo Luca Cattaneo, ex Reggiana, il quale, nella metà dello scorso campionato, ha esibito 4 centri in 14 partite.

L'attacco

A Colella, anche nell’ipotesi che confermi uno schieramento ad albero di Natale, servono almeno due attaccanti veri, magari con caratteristiche un po’ diverse l’uno dall’altro. Il profilo individuato in Alessandro Cesarini, ventinovenne anche lui in forza alla Regia, può essere quello buono. Si tratta di una seconda punta che va spesso in gol: al suo attivo una decina di gol a stagione negli ultimi cinque campionati, all’insegna della continuità di rendimento. Se sta bene, dunque, è una soluzione piuttosto valida.

Tra i nomi fatti circa i bomber autentici, la prospettiva più convincente è quella di Alessio Curcio. Il bomber è esploso due anni fa nella Nuorese, mettendo a segno 9 reti in 18 gare e confermandosi nella passata stagione in C1 con l’Arzachena, dove ha segnato 13 gol in 35 gare. Si tratta di un attaccante scuola Juve che svaria molto sulla sinistra e che può essere utilizzato come punta unica nel 4/3/2/1 oppure a rimorchio del cannoniere (Eusepi, Brighenti, Scappini?) in un attacco a 2.

Resta ancora vuota la casella del regista,

per la quale si è fatto i nome di Fabrizio Paghera, gli ultimi due anni divisi tra Avellino e Pro Vercelli (15 presenze con 1 gol all’attivo). Si tratta di un mediano/centrale nato nel Brescia che può essere schierato davanti alla difesa per sfruttarne le doti di incontrista che gli sono valse il soprannome di “cagnaccio”. Un buon elemento ma forse non proprio ciò che serve al mister, il quale ha bisogno di un elemento che faccia non solo da centromediano metodista ma in grado anche di prendere in mano la bacchetta del direttore d’orchestra. Un regista alla Bernardini, per intenderci.

Per non ricadere nelle ripartenze lente e prevedibili che sono state in passato il maggior difetto del Vicenza targato Colombo/Zanini/Lerda. Colmata questa lacuna, il nuovo LR Vicenza Virtus è dunque già delineato. Con solo qualche piccolo aggiustamento di contorno, se si aprissero interessanti opportunità, magari dell’ultima ora e prezzi stracciati. L’obiettivo dichiarato, come ammesso dal Direttore Sportivo, è di consegnare all’allenatore sul bus per Asiago un gruppo di giocatori consolidato, giusto per consegnare agli archivi l’avvio tragicomico del campionato 2017/2018, quando il derelitto Vicenza partì per il ritiro con due pulmini e sei giocatori, per lo più ragazzini.

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