Segnalazioni

FSI-USAE VICENZA: Manifestazione davanti la Prefettura di Vicenza in occasione dello Sciopero Nazionale dei lavoratori della P.A.

In data 12/05/2016, in occasione dello Sciopero Nazionale del personale della P.A. per il mancato rinnovo dei contratti proclamato dalla Organizzazione Sindacale FSI USAE , una delegazione di dirigenti sindacali della Segr. Territoriale di Vicenza hanno svolto un presidio per poi essere ricevuti in Prefettura, dove hanno consegnato un documento contro l'accordo sottoscritto a novembre 2016 da CGIL, CISL e UIL. "Quell'accordo", ricorda Rosolino Russelli Segretario Territoriale FSI USAE di Vicenza "tradisce gli impegni che gli stessi soggetti avevano preso con i protocolli del 2009 che prevedevano tra le altre cose l'introduzione dell'indice IPCA quale strumento base di riferimento per la valutazione dell'indicizzazione degli aumenti contrattuali per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. L'accordo siglato tra il Ministro Marianna Madia e CGIL, CISL e UIL non prevede alcun aumento per il periodo 2013-2015 e prevede aumenti medi pro-capite di 85 euro per il triennio 2016-2018 (85 Lordi solo per l'anno 2018)". "Si tratta comunque di una cifra piu' che dignitosa",disse la Furlan. "Fatto un buon lavoro" disse la Camusso. "È il cambio di passo che volevamo" , disse Faverin. "Ma come si può essere soddisfatti di un accordo del genere dopo 8 anni di mancato rinnovo contrattuale? Se consideriamo poi che questi 85 Euro vanno ad assorbire i famosi 80 Euro netti del bonus Renzi, allora possiamo proprio dire che i lavoratori sono stati presi in giro"è quanto dichiarato da Russelli. Di qui la necessità di alzare la voce e di far sentire che nella Pubblica Amministrazione c'è la presenza di una organizzazione sindacale autonoma ed indipendente, com'è FSI-USAE , che ha messo in atto uno Sciopero Nazionale ed in concomitanza una serie di manifestazioni sotto le Prefetture di tutta Italia,per dire fine al Precariato all'interno della P.A. ed esprimere la ferma disapprovazione per la quantificazione economica prevista nell'accordo del 30 novembre 2016, e rivendicando , da subito, con questa tornata contrattuale, il recupero contrattuale del triennio 2013-2015 e il riallineamento degli andamenti retributivi e contrattuali dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni centrali e locali con quanto avvenuto per i lavoratori del lavoro privato chiedendo il finanziamento del contratto dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, con le risorse necessarie a garantire aumenti adeguati che ha indicato in una cifra che, al netto degli 80 euro di decontribuzione, si può quantificare in 250 euro mensili medie pro capite. Rivendicazioni che vanno oltre la richiesta salariale: sono una richiesta di dignità, di libertà e di giustizia sociale. "Nel nostro documento consegnato ed illustrato in Prefettura" prosegue Russelli, "abbiamo anche inserito la richiesta di Attuazione del comma 566 della Legge di Stabilità 2015 e delle nuove competenze delle professioni sanitarie. Questo perchè il documento trasmesso dall'Ufficio di Gabinetto del Ministero della Salute alla Segreteria della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano risulta generico ed incompleto, che definisce solo il perimetro delle attività riservate alle professioni sanitarie e tralascia di occuparsi di quelle mediche . Un documento che non contiene nessuna innovazione rispetto al quadro esistente. Quello che noi chiediamo è rendere concreto quel modello di responsabilità ed autonomia delle professioni sanitarie che può assicurare al nostro Sistema Sanitario il Miglioramento delle Prestazioni e la Sostenibilità Economica".