Segnalazioni

ESPROPRI TAV

Vi informiamo che il Consorzio Espropriati è a disposizione di chiunque interessato dai lavori per la TAV, per informazioni chiamate il NUMERO VERDE 800 978491

Subire un esproprio è un'esperienza impegnativa che coglie impreparata la maggior parte dei cittadini.

Che cosa succede? Quali sono le scadenze? I passi da intraprendere? Da chi farsi assistere?

avvocato, ingegnere, geometra?…

Avvalersi di più professionisti, individuare il consulente esperto in materia, coordinare diverse figure professionali può essere dispersivo.

Il CNE è un'associazione finalizzata alla tutela di soggetti che subiscono espropriazioni

o limitazioni del diritto di proprietà per causa di pubblica utilità.

CNE assiste i propri associati e fornisce risposte tempestive ed efficaci, previene e risolve i problemi, assicurando assistenza nelle controversie e consulenza in tutte le fasi dell'iter espropriativo.

I nostri professionisti sono al servizio dell'Associato con una struttura organizzativa efficiente e snella,

in grado di far fronte alle reali esigenze.

  1. Team multidisciplinare

l'associazione offre una consulenza specifica, professionale e competente con esperti del settore che collaborano in sinergia.

  1. Nessuna spesa anticipata

l'associazione fornisce tutte le prestazioni necessarie al raggiungimento dell'obiettivo, rinviando

alla fine dell'iter il versamento del contributo da parte dell'associato.

  1. Costi contenuti e predeterminati, l'associazione determina il contributo in misura percentuale rispetto al risultato ottenuto (vedi scheda di adesione).

  1. Contributo dovuto all'associazione

l'associazione emette fattura per i servizi prestati solo successivamente alla riscossione dell'indennità.

La tutela

CNE si avvale della stretta collaborazione di professionisti specializzati con competenze multidisciplinari (tecniche, legali e fiscali), in grado di affrontare espropri in contesto agricolo, urbanistico, commerciale e industriale.

Questo ci consente di adottare efficaci strategie operative individuali e di gruppo, di determinare indennizzi appropriati, di fronteggiare con efficacia l'Ente espropriante.

Per il raggiungimento del miglior indennizzo fondamentale è la funzione tecnico-estimativa poiché

si tratta, prevalentemente, di un giudizio di merito; essa si avvale del supporto legale per dimostrare

la sostenibilità delle tesi in favore dell'espropriato.

L'Associazione si è sempre posta in un'ottica di confronto competente e qualificato verso gli enti esproprianti come interlocutore valido e attendibile.

Rappresentare una pluralità di espropriati comporta una maggiore forza negoziale che consente una migliore difesa anche delle parti più deboli.

L'obiettivo è di ottenere la maggior soddisfazione e il riconoscimento pieno dei propri diritti

preferibilmente in ambito stragiudiziale, in tempi brevi, senza aggravio di spese.

Laddove fosse inevitabile ricorrere all'Autorità Giudiziaria i nostri legali specializzati, che già ci

assistono nelle fasi amichevoli, saranno a vostra disposizione per affrontare la fase giudiziale.

La storia

Le origini dell'Associazione risalgono agli anni '60, quando, con l'avvio delle grandi opere pubbliche,

il problema delle espropriazioni interessò un sempre più elevato numero di cittadini.

Per iniziativa di alcuni imprenditori agricoli della Lombardia, i cui terreni erano interessati dalla realizzazione dell'Autostrada del Sole, si fondò il Consorzio Nazionale Espropriati e Danneggiati

per Pubblica Utilità e fu nominato presidente il principe Corsini di Firenze, grande proprietario terriero.

Il "consorzio", avvalendosi di esperti tecnici e legali, forniva agli associati assistenza al fine di massimizzare l'indennizzo sulla scorta delle leggi di stampo liberale risalenti al 1865, allora vigenti.

Negli anni '70-'80, in un periodo storico caratterizzato da un forte sviluppo urbanistico, il legislatore, giustificando l'imposizione di nuove norme restrittive e penalizzanti per l'espropriato con l'interesse sociale, aveva, di fatto, svuotato l'indennizzo svincolandolo dal valore venale del bene.

Soltanto di recente, con la sentenza n. 181 del 2011, la Corte Costituzionale ha recepito l'orientamento della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) con un sostanziale ritorno ai princìpi della legge fondamentale:

la liquidazione di un indennizzo 'congruo' deve essere calcolata in base al valore venale del bene e/o dei danni conseguenti.

Alla luce di questa conquista che restituisce riconoscimento ai diritti degli espropriandi, è stata di nuovo costituita la nostra associazione.

Consorzio Nazionale Espropriati

Il presidente

arch. Marinella d'Aurizio