Segnalazioni

BCC DI ROMANO E S. CATERINA NON PAGA LA NUOVA SEDE. IL TRIBUNALE LA CONDANNA A PAGARE OLTRE 1 MILIONE

La Bcc non paga la nuova sede decreto ingiuntivo da un milione

Il Tribunale accoglie il ricorso della Belvedere Costruzioni contro la Banca di Romano e Santa Caterina Tessaro: «Si sono comportati come quelli che proprio il sistema bancario censura continuamente»

PADOVA. Di solito accade l'esatto contrario. Ovvero che la banca deve inseguire l'impresa di costruzioni per riuscire a riottenere i soldi prestati. Alla Belvedere Costruzioni di Loreggia, invece, è accaduto di realizzare la nuova sede della Bcc di Romano e Santa Caterina a Cassola, in provincia di Vicenza, e di non vedere da inizio 2014 a oggi nemmeno un euro. Tentata ogni strada possibile, mercoledì scorso il Tribunale di Padova ha accolto il ricorso della società guidata dall'a.d. Alberto Tessaro emettendo un decreto ingiuntivo che intima alla Bcc vicentina di pagare oltre un milione di euro più gli interessi.

Il caso scoppia proprio alla vigilia dell'assemblea dei soci (in programma oggi alle 17 proprio a Cassola) durante la quale gli azionisti della Bcc sono chiamati ad approvare un bilancio 2014 con 822mila euro di utile contro un nero da 1,6 milioni del 2013. Belvedere Spa, azienda da poco entrata nel gruppo statunitense Ghost Technology, ha ottenuto la commessa all'inizio del 2014. Questa prevedeva la costruzione della nuova sede legale della Bcc a Cassola nel tempo record di 11 mesi. «Tempo perfettamente rispettato» spiega l'a.d. Tessaro «tanto che la banca ha potuto occupare la sede, attualmente operativa, già alla fine dello scorso novembre, senza però ottemperare ai pagamenti dell'importo dovuto per la costruzione».

A quel tempo, spiega ancora l'amministratore delegato, la Belvedere attraversava un periodo «delicato di transizione e il mancato pagamento fu portatore di ansie in tutto il corpo dei 120 lavoratori della società. La Banca, ha inoltre affittato parte dell'immobile alla nota società retailer Poltrone e sofà, ottenendone un canone rilevante che nemmeno in questo caso ci è stato girato».

Nel frattempo Belvedere «ha dovuto sopportare l'ira dei sub contractor facendone fronte in proprio per quanto possibile essendosi trovata di fronte a un inaspettato problema di liquidità della banca». Tuttora, spiegano dall'azienda di costruzioni, persistono dubbi sulla capacità economica della banca «che si è comportata» dice Tessaro «come coloro che proprio il sistema bancario censura continuamente. Ha fatto il passo più lungo della gamba».

Su ricorso di Belvedere, il Tribunale di Padova ha dato ragione allo studio legale della Belvedere assistito dallo studio Iura di Bologna, avvocato Luca Bolognesi Guelfi, ingiungendo alla Bcc vicentina di pagare all'azienda padovana la somma di 1,086 milioni più spese e interessi entro quaranta giorni dalla notifica del decreto. È previsto che Banca di Romano possa presentare ricorso sempre entro 40 giorni e che in difetto «il ricorrente ha diritto di procedere ad esecuzione forzata».