"Un'agonia" è la definizione data oggi da Luca Zaia, governatore della regione Veneto, del protrarsi per altri due anni del destino del tribunale di Bassano secondo i dettami del decreto governativo.

"Noi non siamo per le agonie - ha precisato - Questa è la linea del Piave. Il tribunale di Bassano non deve essere svuotato, Bassano deve restare procura". "Noi la battaglia continuiamo a farla. Bassano non è un tribunalino, a Roma lo capiscano bene. Bassano è un tribunale le cui cause civili durano due anni e mezzo. Se tutta Italia avesse cause civili di due anni e mezzo come Bassano - ha concluso Zaia - avremmo un'attrattività unica e una competitività rispetto ai candidati 'stranieri'".

Gli fa eco la senatrice leghista Erika Stefani: "Pd e Pdl illudono i bassanesi. A Roma votano per la chiusura del Tribunale, a Bassano fanno finte barricate. Se La Lega depositasse una mozione di sfiducia per il ministro Cancellieri, la voterebbero?" ha detto a margine dell'assemblea organizzata dall'ordine degli avvocati bassanesi tenutasi oggi a Bassano del Grappa.

"Smettiamola di prenderci in giro. La soluzione pagliacciata concessa via decreto dal ministro Cancellieri ha solo effetti negativi. Mantenere a Bassano i processi in essere, e nemmeno tutti, non agevola nessuno, anzi: gli avvocati dovranno fare la spola fra Bassano e Vicenza, dove saranno incardinate le nuove cause". "Spacciare questa opzione per una vittoria - ha proseguito - è ridicolo. Se il ministro non segue direttive dalla maggioranza, la maggioranza lo sfiduci. Peccato che gli stessi partiti che si stracciano le vesti in provincia, a Roma, in ufficio di presidenza, non abbiano nemmeno chiesto di calendarizzare il voto per rimandare gli effetti del provvedimento che impone la chiusura del Tribunale"