Politica

Variante Pengo: voto rovente

Nella città del Ponte il complesso piano urbanistico sostenuto dai privati, caldeggiato da Cisl, Uil e Confindustria con l'appoggio dell'assessore Viero viene però bollato dai comitati come speculazione edilizia «di bassa cucina». L'aula dovrebbe decidere a breve a meno di sorprese: frattanto si parla anche di avance sotterranee indirizzate ad alcuni componenti della opposizione di centrosinistra

Una veduta del municipio di Bassano del Grappa (repertorio Today.it, foto Marco Milioni)

Oggi 27 luglio in serata il consiglio comunale di Bassano del Grappa porterà al voto una delibera per una complessa e controversa variante urbanistica de facto (in gergo la valutazione su un atto di indirizzo amministrativo). L'obiettivo dei proponenti è quello di modificare la destinazione d'uso di un'ampia zona agricola nel quartiere San Lazzaro in area edificabile. Nella quale potrebbe trasferirsi la Pengo spa. Il sedime lasciato libero da quest'ultima permetterebbe alla fabbrica della Baxi, che lamenta di non avere più spazio, di ampliarsi perché ormai non ha più spazio in vista di un aumento della capacità produttiva. La giunta comunale, in primis l'assessore al territorio Andrea Viero della Lega sostengono il voto favorevole. Con loro ci sono la Confindustria bassanese, la Cisl e la Uil. La maggioranza di centrodestra però ha il fiato corto e non è compatta. L'opposizione ha fortissimi dubbi (anche se nei corridoi di via Matteotti da ore si parla «di un soccorso rosso richiesto off records» ad alcuni componenti della minoranza di centrosinistra reputati più «malleabili» che sarebbero stati invitati a non partecipare al voto per abbassare il quorum utile alla maggioranza) tanto che l'esito dello stesso voto è incerto. Contrarissimi invece sono i comitati ecologisti come il Covepa e l'Aria. Altrettanto dura è la lista civica Bassano per tutti, che come il resto dei detrattori della variante, sostiene che questa sia solo una speculazione edilizia per fare cassa foriera di cementificazione e consumo di suolo. Peraltro anche Europa verde di recente ha assunto una posizione molto netta contro la variante. «Si tratta - fa sapere ai taccuini di Vicenzatoday.it Massimo Follesa, portavoce del Covepa - di una speculazione fondiaria di bassa cucina». L'aula dovrebbe decidere a breve a meno di sorprese dell'ultim'ora.


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