Elezioni a Vicenza, si passa al Gay Pride: Dal Lago perplessa, Variati replica
La candidata sostenuta dal centro-destra, il Gay Pride in programma in giugno a Vicenza è contraria a manifestazioni pubbliche della sessualità e parla di Aids. Variati: "Malattia che colpisce più etero"
Botta e risposta tra i due candidati che secondo i sondaggi sono più vicini al ballottagio, Variati e Dal Lago, rispettivamente leader del centro sinistra e del centro destra alle Comunali di Vicenza in programma il 25 e 26 maggio.
DAL LAGO "Laica e liberale non distinguo di certo cittadini per l’orientamento sessuale: quello che fanno tra loro, a casa propria, senza violenza alcuna, persone consenzienti, francamente non mi interessa - dice l'ex parlamentare leghista - La sessualità è questione privata, intima, e per questo manifestazioni pubbliche come il gay pride mi lasciano molto perplessa.
"Piuttosto non vedo come sia possibile per il futuro sindaco agire d’imperio e cancellare il registro delle famiglie anagrafiche legate da vincolo affettivo istituito dal Comune di Vicenza sulla scorta di una previsione di legge: pacta sunt servanda e non è che una nuova amministrazione possa facilmente recedere da un impegno assunto con i cittadini - spiega Dal Lago - Altre rivendicazioni e richieste al mondo politico vanno fatte al legislatore nazionale. Su un tema, dal carnet presentato dagli organizzatori del Gay Pride a Vicenza, un sindaco può, e deve, intervenire: attivare una forte campagna di informazione e prevenzione sull’Hiv".
VARIATI "Le affermazioni dell’onorevole Dal Lago contrarie al previsto Vicenza Pride di giugno lasciano esterrefatti e fortemente preoccupati per la gravità delle stesse - esoridesce il sindaco uscente Achille Variati - La diseguale tutela dei diritti di libertà e di cittadinanza dei cittadini basata sul discrimine dell’orientamento sessuale è grave lesione dei principi fondamentali delle democrazie liberali in generale, e della Costituzione italiana in particolare".
"Oggi la realtà è un’altra, pervasa da pregiudizi diffusi che costringono molti cittadini a nascondere i propri orientamenti pena la discriminazione. Il Gay Pride vuole denunciare tale ingiustizia ed affermare un valore costituzionale - prosegue Variati - Ancora più grave è il sottinteso e malcelato legame che si evincerebbe tra l’omosessualità e l’Aids, oggi é noto a tutti quanto ad essere maggiormente colpiti da questa funesta malattia siano gli eterosessuali, come provato da innumerevoli ricerche e studi medici. Infine è curioso il fatto che, pur essendo un’amministratrice di provata esperienza, confonda il registro delle coppie di fatto con l'attestazione di costituzione di famiglia anagrafica in vigore nel nostro Comune".