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Candelora Candelora, dell'inverno semo fòra?

Popolarmente chiamata festa della Candelora perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti"

The Candlemas day (La Candelora) in un dipinto di Bielaruś

Il 2 febbraio è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù, popolarmente chiamata festa della Candelora perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti". La festa è anche detta della Purificazione di Maria perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù.

Come spesso accade a questa ricorrenza religiosa si allineano credenze pagani, legati alla natura e allo scorrere delle stagioni. Un antico proverbio popolare che molti vicentini avranno udito dai propri nonni recita:
«Candelora, Candelora,
dell'inverno semo fòra,
ma se piove e tira vento,
dell'inverno semo dentro»


The Candlemas day (La Candelora) in un dipinto di Bielaruś


A ben vedere però l'antica versione di questo detto è leggermente diversa:
«Per la santa Candelora
se nevica o se plora
dell'inverno siamo fora;
ma se l'è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno»

Come a dire: se c'è il sole l'inverno è destinato a durare ancorsa, se invece nevica o piove l'inverno sta passando.

 


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