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Zio Vanja di Čechov con Giuseppe Cederna mercoledì a Bassano

La Stagione teatrale della Città di Bassano, realizzata in collaborazione con Arteven Circuito Teatrale Regionale, si apre con una produzione dell’Associazione Teatrale Pisoiese che mercoledì 1 marzo alle ore 21 al Teatro Remondini presenta Zio Vanja, di Anton Čechov.
Adattamento e regia di Roberto Valerio, per uno dei testi più rappresentativi del teatro russo che Čechov considerava una commedia più che un dramma, quasi un vaudeville. Protagonisti sul palco Giuseppe Cederna e Caterina Misasi, in sostituzione di Euridice Axen, nei ruoli di Vanja ed Elena. Con loro Pietro Bontempo (Astrov), Mimosa Campironi (Sonja), Massimo Grigò (Telegin), Alberto Mancioppi (il professore) ed Elisabetta Piccolomini (Marjia).

Zio Vanja è la rappresentazione delle grandi illusioni, di percorsi che iniziano per poi tornare al punto di partenza, dove i personaggi vivono in una cappa di noia dalla quale non sembrano intenzionati a fuggire. Vorrebbero fare qualcosa per reagire alla propria insoddisfazione e in alcuni momenti sembrano anche riuscirci, ma poi ritornano al punto di partenza.
Zio Vanja si può allora definire il dramma delle occasioni mancate, della rinuncia a cogliere l’opportunità di cogliere le occasioni per cambiare la propria vita, una commedia basata su un vero e proprio meccanismo di inerzia.
In scena il racconto della vita quotidiana di campagna che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in una casa rurale sino all’arrivo del proprietario, l’illustre professor Serebrjakov e dalla sua bellissima seconda moglie Elena. I personaggi in scena non sono eroi e eroine, sono persone comuni, immerse nel flusso della vita, sono anime smarrite con passioni, slanci, delusioni, le stesse emozioni che accompagnano la vita di tanti e in cui tutti gli spettatori possono riconoscersi con facilità. Tutti i personaggi desiderano il riscatto, ma sono incapaci di agire per ottenerlo, desiderano amare e essere amati, ma il desiderio non si tramuta mai in realizzazione. 

Il regista Roberto Valerio la descrive come “Un’opera delle occasioni mancate, della rinuncia, basata su un vero e proprio meccanismo di inerzia. Così come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore”. Ma non manca l’ironia, che anzi pervade tutto il testo con continui spunti burleschi e tragicomici, tante piccole stranezze che coltivano tutti i personaggi e che li rendono degli amabili stravaganti. 
Una messinscena che oscilla tra realismo e onirico, tra dramma e commedia, tra risate e pianti, tra malinconie cecoviane ed energia pura. Uno spettacolo dove le immagini, i suoni e la recitazione si compenetrano per rappresentare la tragicommedia della vita.

La serata sarà preceduta da un incontro aperto al pubblico - dalle 19 alle 20 al Ridotto del Teatro Remondini - programmato all’interno di ABBECEDARIO, il progetto di avvicinamento alle arti sceniche, realizzato in collaborazione con Color Teatri e che vede coinvolte anche alcune scuole superiori del bassanese. In particolare mercoledì interverranno gli studenti dell’Istituto Agrario, che insieme al pubblico saranno invitati ad entrare in dialogo con la compagnia. 

La programmazione de LA Stagione Teatrale continua con Il Soccombente, in scena il 13 marzo 2023 alle ore 21 al Teatro Remondini. Sul palco Martino d’Amico con Francesca Gabucci e Sandro Lombardi in una pièce  tratta dal romanzo omonimo di Thomas Bernhard.

Per prenotazioni e informazioni è possibile contattare la biglietteria di Operaestate (0424 524214), aperta martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle ore 14.30 alle 18.30 ( eccetto 8 dicembre). 
Info: Ufficio teatro tel. 0424 519819 


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