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Vicenza Jazz Winter: 3 concerti con grandi musicisti al Teatro Astra

Vicenza Jazz winter dall'8 al 10 dicembre 2022. Il Vicenza Jazz Festival torna in una inedita sessione invernale con 3 serate di concerti dedicati al Jazz per Grandi Orchestre al Teatro Astra.

Biglietto: Intero: € 5,00. Abbonamento 3 serate: € 10,00

Programma

Giovedì 8 dicembre - Fonterossa Open Orchestra “Mingus Mingus Mingus” ore 18:00
In occasione del centenario dalla nascita di Charles Mingus, la Fonterossa Open Orchestra propone un viaggio nelle profondità della musica del grande compositore afroamericano con un nuovo programma ispirato alle sue composizioni e in particolare alle musiche dell’album “Mingus Mingus Mingus Mingus Mingus” del 1963.

La Fonterossa Open Orchestra è un grande ensemble composto da una formazione variabile dai 20 ai 30 elementi, sviluppato a partire dai laboratori dedicati all’improvvisazione e allo studio di partiture “non convenzionali” che la compositrice, arrangiatrice e contrabbassista Silvia Bolognesi ha tenuto in collaborazione con Pisa Jazz a partire dal 2016. L’obiettivo iniziale è stato quello di coinvolgere musicisti emergenti, con una particolare attenzione agli studenti delle scuole di musica e dei conservatori, creando uno spazio musicale condiviso dedicato alla sperimentazione e alla ricerca di un suono collettivo basato sull’uso della “conduction”. Il progetto, articolato in un ciclo di incontri, ha prodotto musica originale che è stata inserita nel repertorio di diversi concerti all’interno della programmazione delle varie stagioni di Pisa Jazz. Tra i docenti coinvolti citiamo: Giancarlo Schiaffini, Tiziano Tononi, Massimo Falascone, Tony Cattano, Piero Bittolo Bon, Marco Colonna, Cristiano Arcelli, Antonello Salis, Alessandro Giachero. Successivamente è nato un organico stabile che si è esibito in vari Festival della Toscana. Oggi la Fonterossa Open Orchestra è un’orchestra stabile con un organico stabile che si è nel tempo allargato a molti musicisti professionisti nell’ambito della musica creativa e improvisata.

Venerdì 9 dicembre - Maria Pia De Vito meets Angelo Valori Medit Orchestra “Songs Reloaded” ore 21:00

La vita di ognuno di noi è costellata, accompagnata e punteggiata da canzoni, che ne siamo coscienti o meno. Una forma musicale che dal 1500 ad oggi viene riproposta, in forme colte ed extra-colte, e non esaurisce mai la sua corsa; una forma breve che conserva una potenza misteriosa, la capacità di evocare emozioni, ricordare avvenimenti, accendere passioni civili o private, consolare, commuovere.

E dagli anni sessanta in poi, il songwriting anglofono, sull’onda di una molteplicità di linguaggi, dal folk al jazz, al rock, ha prodotto brani indelebili, inni generazionali, melodie preziose e testi di livelli poetici altissimi. Penne potenti come quelle di Bob Dylan, Paul Simon, Nick Drake, Sting, Joni Mitchell, Elvis Costello, Tom waits, solo per citarne alcuni, raccontano storie d’amore, storie di vita, incorniciate in invenzioni melodiche e armoniche incantevoli. Songs reloaded è dunque una collezione di grandi brani d’autore, riletti ed impreziositi dagli arrangiamenti del direttore e compositore Angelo Valori alla guida della Medit Orchestra, formata da archi e da una ritmica jazz, reinterpretati dalla preziosa voce di Maria Pia De Vito.

Sabato 10 dicembre - O.N.J.C.T. Orchestra Nazionle Jazz Giovani Talenti ore 21:00

L’ONJGT Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta dal compositore e contrabbassista Paolo Damiani, è un progetto fondato nel 2015 e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma con l’obiettivo di valorizzare alcuni dei migliori nuovi professionisti del panorama jazzistico italiano riunendoli in un’orchestra. I musicisti sono stati selezionati sulla base delle graduatorie del referendum nazionale Top Jazz organizzato dal mensile Musica Jazz. L’orchestra comprende 11 musicisti per lo più under 35, con un mirabile equilibrio tra presenze femminili e maschili: il jazz ha storicamente sempre lasciato poco spazio alle donne, l’ONJGT vuole decisamente invertire questa tendenza anacronistica. Ma quale jazz inventa la band? L’obiettivo è ampliare i confini di questa musica, operando al di fuori e al di là degli stilemi legati, ad esempio, alla big band, andando alla ricerca di nuove sonorità, di una timbrica inedita, nonché del dialogo con altri linguaggi musicali, dal contemporaneo all’etnico. L’arte dell’improvvisazione viene esplorata da tutto l’ensemble ma ogni musicista è invitato a comporre i suoi brani. Il programma prevede infatti brani di Paolo Damiani e di alcuni solisti dell’orchestra. 

dir. Paolo Damiani, Camilla Battaglia – voce, Anais Drago/Eloisa Manera – violino, Giacomo Tantilio – tromba Federico Calcagno – clarinetto, clarinetto basso Michele Tino – sax alto, sax soprano, Michele Fortunato- trombone, Giacomo Zanus – chitarra, Federica Michisanti – contrabbasso, Nazareno Caputo – vibrafono, Cecilia Sanchietti – batteria, Paolo Damiani – direzione, contrabbasso


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