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Vaca Mora: Le Rotaie dei Ricordi in mostra

Nell'Alta valle dell'Agno e del Chiampo malgari e pastori salivano alle malghe nel periodo estivo. Da Staro partivano alcune ragazze per la stagione del tabacco a Rovereto, altre andavano a fare le mondine nelle risaie del Piemonte.

Nella valle del Chiampo, a partire dalla fine del '700 fino alla metà del '900, migliaia di donne prestarono la loro opera in opifici, inizialmente stagionali, poi a ciclo continuo, che sorsero sempre più numerosi fino a creare il principale polo serico della provincia. Brusarosco, Giacometti, Marchi, Sociale, Veronese, erano alcuni nomi delle numerose filande che, ad Arzignano. Verso la fine degli anni '20 del '900 la zona raggiunse il primato di produzione nazionale di seta grezza, strappandolo alla provincia di Como. Oltre che nella valle del Chiampo le filande, stagionali o a ciclo continuo, erano dislocate anche a Montecchio Maggiore, Castelgomberto, Trissino e Valdagno e in molti paesi del Vicentino.

Dagli anni '30 e fino ai '50 del XX secolo, fra la metà di maggio e la fine di giugno un migliaia di mondine (soprattutto dal Basso Vicentino ma anche dalla zona di Montecchio Maggiore) partivano in treno per le risaie del Piemonte e della Lombardia per mondare il riso. Dopo l'Unità d'Italia, anche dall'Alta valle dell'Agno e del Chiampo, ma un po' da tutta la provincia, iniziò quell'esodo, durato fino agli anni '60, che portò milioni di persone a cercare fortuna in Merica.

Sabato 29 maggio prenderà il via la mostra “Le Rotaie dei Ricordi” presso la Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore di Via Bivio S. Vitale. 

Il percorso della mostra accompagnerà i visitatori in un viaggio nel passato, tra storia e memoria, dalla “Vaca Mora”, storica locomotiva a vapore, fino all’avvento del nuovo trenino elettrico, ripercorrendo la storia delle stazioni montecchiane e di quelle poste lungo la linea ferroviaria Vicenza - Valdagno - Recoaro e Vicenza - Arzignano - Chiampo. 

La mostra nasce da un’idea dei Ragazzi della Pro Loco Alte Montecchio che, studiando il territorio di Montecchio Maggiore, si sono posti la domanda di come fosse un tempo il comune castellano. L’esigenza di approfondire la conoscenza del territorio si lega al futuro spostamento della sede Pro Loco presso la ex stazione FTV Montecchio-Duomo. 

Grazie a questa ubicazione nasce l’idea di creare una mostra fotografica dedicata al treno che un tempo veniva soprannominato affettuosamente “Freccia dell’Agno” attraverso i ricordi di coloro che lo hanno vissuto. 

ORARI APERTURA NUOVA GALLERIA CIVICA: 

Tutti i sabati e le domeniche a partire da Sabato 29 maggio a Domenica 1 agosto 

Sabato: 16:00 - 20:00 

Domenica: 9:00 - 12:30 / 16:00 - 20:00 

Ingresso: gratuito 


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