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Solitarium, spettacolo al Teatro Astra di Vicenza

Due esseri umani vivono separati nella propria solitudine, fatta di quotidianità e routine, di gesti che scandiscono il tempo con la loro ritmata e inesorabile regolarità. Si preparano alla vita e al desiderio di piacere e di piacersi, separati da un muro netto, sebbene immaginario. Un breve sentiero permette loro di avvicinarsi, di affrontare il desiderio di incontro e scambio, superando la timidezza e il senso di inadeguatezza. Piccoli gesti, sguardi fugaci, il suono dei loro passi sulla ghiaia avvicinano le distanze, aprono le porte che li separano, permettendo loro di trovarsi, senza timore.
Nell’epoca dei Social la conoscenza con l’altro e la definizione del sé passano attraverso uno schermo, l’imperfezione può essere aggiustata e la spontaneità, in qualche modo, preparata. Il rischio è fuggire dalle difficoltà e al contempo dall’insostituibile valore del qui e ora.
Solitarium è un inno alla naturalezza del momento e dello scambio, alla possibilità di avere paura e ritrarsi senza perdere la propria forza, alla relazione fatta di sguardi, piccoli dettagli, momenti in cui non accade nulla, eppure tutto cambia. Con questo spettacolo, che lavora sull’immagine, sulla danza e sul suono, Teatrodistinto racconta la relazione umana nella sua semplicità e purezza, senza l’utilizzo di parole, senza certezze e senza promesse.

Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Astra di Vicenza il 22/01/2023

Come si sono conosciuti mamma e papà? Com’è stato il loro primo incontro? Com’è sbocciato l’amore dal quale sono nato/a? Potrebbero essere queste le domande alle quali i bambini dai cinque anni potrebbero trovare risposta grazie a Solitarium.

Il quarto appuntamento della stagione proposto nell’ambito della rassegna Famiglie a teatro curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto e la collaborazione tecnica di Nardi Out Door, propone un’esperienza poetica e di “poche parole”, racconta Eleonora Blandini sulla recensione pubblicata da Eolo - Rivista online di Teatro Ragazzi: “Due vite in parallelo, quelle di un uomo e una donna che tentano il primo approccio di conoscenza l’uno con l’altra. Due vicini di casa, separati da due porte all’apparenza chiuse, ma che si rivelano aperte, dopo una titubante prova di rapportarsi gli uni con gli altri”. Un passo a due che porta i protagonisti ad avvicinarsi sempre più, incantando la platea con la magia dell’innamoramento. “Tramite un rapanello, come fosse un passaggio di testimone, si mettono in contatto, superando mano a mano la timidezza e la paura del giudizio. In questa danza sull’insicurezza – conclude Blandini - si vede sbocciare un amore delicato, privo di secondi fini, dove l’importante è riuscire ad andare oltre la confortevole solitudine, per approcciarsi alla relazione umana”.

Un lavoro che mette al centro l’immagine, la danza e il suono: “Nell’epoca dei Social la conoscenza con l’altro e la definizione del sé passano attraverso uno schermo, l’imperfezione può essere aggiustata e la spontaneità, in qualche modo, preparata”, conclude la scheda artistica curata da Teatrodistinto. “Il rischio è fuggire dalle difficoltà e al contempo dall’insostituibile valore del qui e ora. Solitarium è un inno alla naturalezza del momento e dello scambio, alla possibilità di avere paura e ritrarsi senza perdere la propria forza, alla relazione fatta di sguardi, piccoli dettagli, momenti in cui non accade nulla, eppure tutto cambia”.

Teatrodistinto
La compagnia nasce nel 2003 dall’incontro artistico tra Daniel Gol e Laura Marchegiani. In seguito alle esperienze creative diversificate tra Italia, Stati Uniti e Francia, la compagnia inizia il suo percorso con laboratori per adulti, adolescenti e bambini. A partire dal 2006 inizia un progetto di creazione artistica di spettacoli rivolti all’infanzia e ai giovani. Le produzioni Kish Kush, Compagni di Banco, La pecora nera, Il gioco del lupo, Il canto del coccodrillo, La rivincita vengono rappresentati in numerosi paesi europei, Stati Uniti, Giappone, Cina, Corea e Iran.

A misura di bambino

Con l’idea di rendere il teatro sempre più a misura di famiglia, prima e dopo lo spettacolo, nel foyer del teatro sarà allestita l’area del gioco e del riposo dove disegnare e giocare: un piccolo spazio ideato da bambini e famiglie durante il percorso di co-creazione A misura di bambino. 

Per la giornata di domenica, dalle 16, sarà aperto anche il giardino e il bar.

I biglietti sono in vendita al costo di 6,50 euro per l’intero, 5,50 euro per il ridotto e 5 euro per i bambini (sotto i 14 anni). E con porta il nonno a teatro, un nonno e due nipoti entrano a teatro a 10 euro.
 

Informazioni per il pubblico:

Ufficio Teatro Astra - Contrà Barche 55 (Vicenza) - telefono 0444 323725 - info@teatroastra.it - www.teatroastra.it.


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