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Palazzo Leoni Montanari Vicenza: "Il segno dell'avvenire", mostra dossier in occasione del Festival Biblico

Il soggetto Madre di Dio del Segno ha una particolare fortuna anche nei territori dell’antica Rus’, grazie a un episodio prodigioso che coinvolge in particolare la città di Novgorod, dove fino al 1478 veniva custodita un’importante icona taumaturgica di provenienza bizantina. Nel 1170, temendo un’invasione da parte dell’esercito di Suzdal, l’arcivescovo espone l’icona sulle mura della città. Ferita con una freccia sul volto, la figura della Madre di Dio inizia a lacrimare, bagnando la pianeta dell'arcivescovo. Secondo la stessa leggenda, la visione del miracolo provoca il ritiro dell’esercito nemico, permettendo la rapida liberazione della città dal lungo assedio. Diventando quindi protettrice
delle comunità cristiane in pericolo di guerra, tale iconografia inizia a diffondersi in altri territori,  ispirando nuove narrazioni di carattere miracoloso e salvifico, come illustra la sequenza delle sei icone in esposizione.

Fino al 27 maggio è possibile partecipare a visite guidate e itinerari tematici, tutti i giorni alle ore 11.00 e alle ore 17.00 (si consiglia la prenotazione).

Elenco delle icone in esposizione
1. Madre di Dio del Segno
XVII secolo (rifacimenti della prima metà del XVIII secolo)
2. Santi in preghiera davanti alla Madre di Dio del Segno
Jaroslavl’ prima metà del XVIII secolo
3. Madre di Dio del Segno
Novgorod (?), fine del XVIII secolo - inizio del XIX secolo
4. Madre di Dio del Segno "della radice di Kursk"
Russia centrale, XVIII secolo
5. Arcangelo Gabriele, sei santi e Madre di Dio del Segno
Jaroslavl' (?), prima metà del XIX secolo
6. L’occhio onniveggente di Dio
fine del XIX secolo - inizio del XX secolo


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