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Microcosmi. Dal grande al piccolo

La nuova stagione concertistica creata per le Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari segue un percorso che, partendo da alcuni elementi dell’officina musicale del compositore, porta a delineare aspetti più generali della creazione artistica.
Come di consueto viene posta l’attenzione sul mondo di oggi, attraverso la rilettura di opere del passato e la proposta di composizioni appositamente scritte per l’ensemble. Compositore ospite della stagione 2018-2019 è Gabrio Taglietti (Cremona, 1955), interprete di una poetica che vuole rendere “un’immagine lucida del caos che regna nella nostra anima”. Tornano inoltre nella programmazione il giovane pianista e compositore Orazio Sciortino, con una nuova versione de I giochi di Fauno (ispirata al mondo poetico di Claude Debussy) e Giovanni Bonato, figura glocal del panorama musicale contemporaneo, sia come compositore (Quintetto Musagète, 2007) che come didatta. Alla sua classe di composizione infatti è stato affidato un lavoro assai complesso e intrigante su alcuni Valzer di Schubert arrangiati da Prokof’ev.


Il primo piano di lettura della stagione prende in esame la trascrizione, cioè l’adattamento di una partitura musicale per un organico diverso da quello originario. Molte sono infatti le composizioni per organici numerosi (sinfonia, concerto e balletto) proposte in una particolare versione da camera. Nel Salone di Apollo si potranno ascoltare composizioni originariamente previste per una grande sala da concerto o un teatro: la seconda sinfonia di Ludwig van Beethoven, i Quadri da un’esposizione di Musorgskij-Ravel, il secondo concerto per pianoforte di Fryderyk Chopin, Petruška di Igor Stravinskij o Sensemayà di Silvestre Revueltas (partitura appositamente trascritta da Gabrio Taglietti). Attraverso queste traduzioni in un contesto cameristico le pagine del grande repertorio orchestrale si potranno quindi fruire in una modalità più trasparente e ravvicinata.


L’attenzione verso la trascrizione, dal grande al piccolo, permette inoltre di porre l’accento sul tema della fruizione musicale. Così come la trascrizione porta pagine sinfoniche entro i confini della camera da musica, analogamente ogni opera musicale condensa nell’evento-concerto cosmi temporali assai più ampi: il tempo musicale ha la potenzialità di dilatare qualitativamente il tempo materiale. Verrà posta l’attenzione del pubblico anche su questo ribaltamento dal piccolo al grande, che estende l’esperienza dell’ascolto oltre i limiti cronologici del concerto.
Un ulteriore livello di lettura di Microcosmi è quello che verrà presentato attraverso la metafora delle mappe. Ogni partitura musicale si può infatti leggere come una mappa che genera mondi. A differenza della cartografia tradizionale, che offre una rappresentazione a posteriori di un luogo, la partitura musicale genera a priori un cosmo e offre simultaneamente gli elementi per decifrarlo.
Seguendo questa linea interpretativa tornano anche in questa stagione i dialoghi dedicati alle scuole (il sabato mattina), nei quali si presentano e contestualizzano alcuni brani del concerto domenicale alla luce del loro rapporto con altri campi del sapere. Tali dialoghi saranno proposti anche al pubblico dei concerti domenicali, nella forma di una guida all’ascolto che precede il concerto.
Come nelle stagioni precedenti anche per Microcosmi. Dal grande al piccolo l’attività divulgativa che contraddistingue l’ensemble si estende al di fuori delle Gallerie d’Italia, rendendo disponibili alcuni programmi in luoghi sensibili del territorio (carcere, centri diurni per disabili, case di riposo)


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