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Michele Serra, il giornalista di Repubblica in 'L'Amaca di domani' a Schio

Michele Serra è per la prima volta in scena a Schio con la sua ironia pungente e provocatoria.  Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?
Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente. Il giornalista apre al pubblico la sua bottega di scrittura, senza nascondere le scorie, i trucioli, le fatiche.

Il vero bandolo della matassa, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.
Sabato 11 marzo ore 21 - Teatro Astra di Schio

Il primo corsivo quotidiano di Michele Serra sull’Unità uscì il 7 giugno del 1992. Da allora il giornalista e scrittore satirico ha quotidianamente espresso la propria opinione su fatti, storie e persone. Oltre trent’anni di scrittura approdano in teatro. Particolarmente curioso è il sottotitolo del monologo: considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca. Sì, perché sul palco Michele Serra sarà accompagnato solamente da una mucca. Il perché si evince dalle domande da cui è partito il giornalista per realizzare lo spettacolo. “Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie che per esistere non sono condannate a parlare?”

Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.

Dipanando la matassa della propria scrittura, Michele Serra fornisce anche traccia delle proprie debolezze e delle proprie manie. Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia, ma il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.

Michele Serra inizia la carriera giornalistica all’Unità. Nel 1989 fonda e dirige fino al 1994 il settimanale satirico Cuore: settimanale di resistenza umana. Dal 1996 collabora con la Repubblica, per cui cura la rubrica quotidiana L’amaca. Ha lavorato per L’Espresso fino al 2022 e attualmente scrive anche per Il Post e il Venerdì di Repubblica. È autore di programmi televisivi tra i quali, dal 2003 al 2013, Che tempo che fa (Rai3), condotto da Fabio Fazio, e Quello che (non) ho (2012) con Fabio Fazio e Roberto Saviano in onda su La7.


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