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I Sabati Musicali: concerto on line di musica da camera

Riprendono dopo una breve pausa per lasciar spazio alla rassegna “Dopo il rumore” gli appuntamenti in streaming de “I Sabati Musicali”: il cartellone dedicato agli allievi del Conservatorio di Vicenza in collaborazione con la Biblioteca Civica Bertoliana ospitato per tradizione a Palazzo Cordellina e temporaneamente trasferito al “Pedrollo” a seguito dell’emergenza sanitaria. 

Sabato 23 gennaio 2021 alle ore 17.00, visibile sulla pagina www.facebook.com/conservatorio.divicenza.9, si terrà il concerto a cura della Classe di Musica da Camera della prof.ssa Rita Romano, suddiviso in una parte vocale e in un’altra strumentale.

Ad aprire il programma, dunque, ci saranno il soprano Vittoria Bettanin e la pianista Michela Perin, impegnati in due pagine liederistiche di Franz Schubert (1797-1828) e due chanson di Gabriel Fauré (1845-1924). Si comincia da “Auf dem Wasser zu singen” (Cantare sull’acqua), composto da Schubert sui versi del poema di Friedrich Leopold zu Stolberg-Stolberg, che descrive una scena d’acqua e di natura, insieme a riflessioni sullo scorrere del tempo, dalla prospettiva del narratore a bordo di una barca: l’accompagnamento pianistico ricrea i movimenti dell’acqua descritti dai versi e riprende elementi ritmici dal genere della barcarola. Il secondo lied proposto è musicalmente l’opera più famosa di Schubert: “Ellens dritter Gesang” (in italiano, terza canzone di Ellen), parte di un gruppo di sette canzoni su testi tradotti in tedesco tratti dal poema epico dello scrittore scozzese Walter Scott “La donna del lago”; si tratta della composizione divenuta nota con il titolo di “Ave Maria” dalle parole iniziali pronunciate da Ellen, le quali non hanno comunque alcun rapporto con l’omonima preghiera: il testo latino è stato solo in seguito adattato alle note del lied e non per mano del compositore. Di Fauré si ascolteranno “Les Berceaux”, romantica e melanconica melodia costruita su una poesia di Sully Prudhomme, molto nota nella trascrizione strumentale per violino, e “Après un rève”, uno dei pezzi vocali più famosi del musicista, inserito poi come primo brano della raccolta “Trois mélodies”, che descrive il sogno di due amanti in volo sopra la Terra. Il testo è tradotto in francese da un anonimo poema italiano. Il programma del concerto si conclude dunque con il Quartetto op. 8 del chitarrista e compositore italiano Filippo Gragnani (1768-1820) eseguito da Lucia Amneris Rossi, violino, Adele Fortunato, clarinetto, Juan Pablo Palomino e Pùtzulu Gabriele, chitarre. Le musiche di Gragnani furono naturalmente incentrate sulla chitarra, il suo strumento, tuttavia nella produzione cameristica riuscì a mediare fra l’estro e l’espressività delle composizioni per chitarra sola o insiemi di chitarre e un’adesione più formale al classicismo viennese, dimostrando gusto, equilibrio e vivacità.


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