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Conservatorio Pedrollo: concerto in streaming per la giornata della memoria

Torna ad alzarsi, in occasione della Giornata della Memoria, il sipario de “I Martedì al Conservatorio”: la tradizionale rassegna concertistica del “Pedrollo” di Vicenza, che si distingue per la varietà e l’alto profilo artistico delle proposte, intende tenere fede al proprio impegno di commemorare una ricorrenza che è riflessione pubblica, come regolarmente è avvenuto nelle scorse stagioni ed era in programma per questa XVI edizione, sospesa per la seconda volta a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Seppure “a distanza”, dunque, la giornata internazionale istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto, fissata nel giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa nel 1945 liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, avrà un concerto dedicato a cura dell’Orchestra del Conservatorio, diretta dal m° Claudio Martignon, a sottolineare come la musica unisca nel nome dei valori più alti dell’umanità e diventi memoria personale e collettiva in loro difesa. 

“Le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria non ci consentono di avere il pubblico presente. Anche l’orchestra vede la sola presenza di strumenti ad arco. Non di meno, la Giornata della Memoria vede il Conservatorio, portare con l’intensità dei brani musicali proposti, un messaggio di speranza e di pace, nel ricordo delle vittime dell’Olocausto” dice il Direttore Roberto Antonello.

Martedì 26 gennaio alle ore 18.00, in anticipo di un giorno sulla data, in streaming dalla Sala “Giovanni Guglielmo” dell’Istituto berico, verrà proposto un programma evocativo e di grande intensità, a cominciare dall’Adagio per archi op. 11 del compositore statunitense Samuel Barber (1910-1981), estrapolato dal Quartetto per archi in Si minore, di cui rappresentava il secondo movimento, e arrangiato per orchestra d’archi su suggerimento di Arturo Toscanini, il quale contribuì alla sua fama eseguendolo in tournée. Grazie al carattere altamente “emozionale”, il brano vide un largo impiego cinematografico.

Seguirà “Nigun di solitudine e abbandono”: un pezzo per violino e archi di rara bellezza, scritto dal musicista triestino di origini elleniche Marco Sofianopulo (1952-2014). Sofianopulo, diplomato in pianoforte, composizione (è stato allievo prediletto di Giulio Viozzi), organo e composizione organistica e percussioni, ha composto opere che spaziano in ogni campo della musica. Come l’altro suo brano “Pray for the Peace of Jerusalem”, “Nigun di solitudine e abbandono” propone un forte messaggio di pace ed è stato composto per il film “Deportati” – Ed. RAI. Al violino solista Enzo Ligresti.

A conclusione, si ascolterà “Nimrod”, composizione orchestrale appartenente alle “Enigma Variations” del britannico Edward Elgar (1857-1934), dedicata al suo migliore amico, August Johannes Jaeger. Divenuta celebre singolarmente, “Nimrod” viene usata in cerimonie e altre occasioni solenni quali il “Remembrance Sunday” al Cenotafio di Londra.


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