Fanny&Alexander un ricordo di Primo Levi con 3 spettacoli itineranti

Sabato 1 febbraio tre appuntamenti a Valdagno con la compagnia Fanny&Alexander che ci porterà alla scoperta del grande scrittore Primo Levi, che ha lasciato nei suoi scritti parole indelebili sulla persecuzione degli ebrei e ha raccontato in prima persona l'orrore dell'Olocausto.

Si lega alla ricorrenza del Giorno della Memoria il nuovo spettacolo in programma per la rassegna Finisterre - Teatro ai confini. Anzi, non si tratta di un unico spettacolo, ma di una vera e propria "maratona" dedicata alla fidura di Primo Levi, alle sue opere più importanti in occasione del centenario dalla nascita.

Sabato 1 febbraio, in tre diversi appuntamenti nel corso della giornata, la compagnia ravennate Fanny&Alexander proporrà:

1. Se questo è un uomo – durata 35’ > ore 15.00 Biblioteca Civica Villa Valle
2. Il sistema periodico – durata 40’ > ore 17.00 Aula Magna Liceo G.G. Trissino
3. I sommersi e i salvati – durata 40’ > ore 18.30 Sala del Consiglio Comunale

A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione.
Tre luoghi simbolici sono stati individuati in cui incontrare lo scrittore: uno studio privato, un’aula magna e la sala di un consiglio Comunale. Ognuno di questi tre luoghi esprime una domanda diversa in relazione a tre differenti opere di Levi: “Se questo è un uomo”, “Il sistema periodico”, “I sommersi e i salvati”. Il rapporto più intimo tra Levi e la scrittura, la necessità vitale della testimonianza, il rapporto col padre e la famiglia, la sua appartenenza alla cultura ebraica; la relazione di una vita tra chimica e scrittura, la dignità del lavoro e la funzione comunitaria della letteratura, la necessità pubblica di un racconto che possegga la trasparenza scientifica di un processo chimico; il tema del giudizio, l’interrogazione sulla necessità della sospensione dell’odio a favore di una curiosità analitica entomologica.
Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, Andrea Argentieri compone un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza?
Se questo è Levi è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore.

sab 1 feb | ore 15, 17 e 18.30 Valdagno
fanny & alexander
se questo è levi
Valdagno
Finisterre Teatro ai Confini 6^ edizione

Performance/reading itinerante sull’opera di Primo Levi

con Andrea Argentieri
regia Luigi De Angelis
drammaturgia Chiara Lagani
produzione fanny&alexander

Prossimo spettacolo

15 febbraio, 21.00 Teatro Super

Anagoor
SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO. COME LE FOGLIE

dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati