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Bottega armonica e il fascino del '900 latino

Domenica 24 gennaio 2016 nella chiesa di San Gaetano, in Corso Palladio a Vicenza, alle ore 17, con ingresso libero, Bottega Armonica interpreta la musica del ‘900 latino. In programma ci sono le “Quattro Stagioni” di Astor Piazzolla, nella versione per pianoforte (Elena Rossi), violino (Roberto De Maio), violoncello (Enrico Graziani) e orchestra, e con il concerto per vibrafono di Ney Rosauro. Solista al vibrafono sarà Riccardo Nicolin mentre sul podio, a dirigere l’ensemble, sarà il M° Mariano Doria, direttore che, grazie ad una carriera musicale su fronti molto diversi (è violista e percussionista), porta un punto di vista vissuto in prima persona delle varie sezioni che compongono l’orchestra. «La musica – dichiara – è un grande contenitore di possibilità espressive. Io ne ho esplorato le due facce estreme, che si completano a vicenda: la parte melodica, romantica, e quella ritmica, a volte rock. Oggi mi dedico anche alla direzione, in un ruolo nuovo, che per me somiglia molto a quello del coach nel calcio: non gioca in prima persona, non è il virtuoso o il fantasista, ma deve essere un buon psicologo, capace di mettere insieme le personalità diverse, facendole stare bene e traendo il meglio da ciascuno.»

Nelle “Quattro stagioni” di Piazzolla, Doria si è concesso delle libertà interpretative, pensando che non dispiacerebbero all’autore, e ha arricchito l’organico di un drum set che gli permetterà di giocare sui colori per caratterizzare le stagioni. La scrittura di Piazzolla, più vicina al jazz che alla musica classica, lascia ampia libertà agli esecutori, sotto tutti i punti di vista. Cercando delle corrispondenze con le più famose stagioni vivaldiane, che appartengono al bagaglio culturale di tutti noi, è uscita un'idea musicale che si avvale proprio di sonorità aggiunte: il metallo delle percussioni a ricordare il ghiaccio dell’inverno, le suggestioni marine per l’estate, i tamburi che evocano il cadere delle foglie in autunno. Le Cuatro Estaciones Porteñas, le quattro stagioni di Buenos Aires, nascono tra il 1965 e il 1970 come quattro tango separati e poi riuniti in una suite. Porteños sono gli abitanti di Buenos Aires e il titolo delle composizioni rimanda inevitabilmente alle celeberrime stagioni vivaldiane. Nella descrizione musicale di Piazzolla le stagioni si muovono a ritmo della danza, cariche di sentimenti, dallo struggimento alla tenerezza, di energia e ritmi palpitanti come solo dal tango si possono percepire.

Nella seconda parte del concerto dall’Argentina di Piazzolla si passerà al Brasile, con il Concerto per Vibrafono di Ney Rosauro. Qui entra in scena il solista, il giovane vicentino Riccardo Nicolin, classe 1996, un ex-allievo del Liceo Musicale A. Pigafetta,dove si è diplomato sotto la guida dello stesso Mariano Doria. Ha poi conseguito il Diploma di triennio accademico presso il Conservatorio C. Pollini di Padova con il M° M. Pastore, per proseguire la formazione con master di percussioni in Italia e all’estero. È stato solista in diverse formazioni, quali OGV (Orchestra Giovanile Vicentina), Art Percussion Ensemble, Accademia Secolo XXI, SaMPL, Note in Allegria.

Il concerto per Vibrafono fu scritto nel 1995 e dedicato ad Evelyn Glennie, la talentuosa percussionista e compositrice scozzese rimasta sorda in tenera età ma egualmente capace di sentire la musica osservando e percependo le vibrazioni. La composizione si articola in tre tempi: il primo, lento, esprime la vita della povera gente del nord-est del Brasile, il secondo tempo è una rielaborazione di un brano folkloristico in cui il vibrafono imita il suono delle scatole sonore usate per addormentare i bambini, nel terzo tempo il compositore si è ispirato ai momenti trascorsi lungo le spiagge di Rio De Janeiro.


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