Eventi

Ascanio Celestini > Laika

prima regionale

Istrionico, irriverente, vero animale da palcoscenico, Ascanio Celestini torna all’Astra con il suo ultimo lavoro, che azzarda un tema a dir poco irrequieto. Protagonista è Gesù: un Gesù improbabile che dice di essere stato mandato molte volte nel mondo e si confronta con i propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un monolocale di periferia, affacciato sul parcheggio di un supermercato dove un barbone di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con lui c’è Pietro, che passa gran parte del tempo fuori di casa ad operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa. E, soprattutto, gli racconta quello spicchio asfaltato di mondo: perché Gesù, mandato da Dio questa volta non per redimere l’umanità ma solo per osservarla, è cieco. E non vuole far entrare nessuno in quel monolocale, forse per lasciarsi andare a pensieri e riflessioni: sui miracoli, sul triste destino di Giuda, sul suicidio e soprattutto sul quel povero barbone, un emigrato clandestino arrivato su un barcone. Accompagnato dalla fisarmonica di Gianluca Casadei, capace di evocare atmosfere popolari e raffinate, e dalla voce di Alba Rohrwacher, con la sua carica di energia scenica Celestini ci racconta come il crollo delle ideologie stia erodendo anche le religioni, osservandole attraverso gli occhi senza vista di un povero Cristo.


Si parla di