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Anna Bonaiuto in scena a Bassano

Doveva andare in scena l’8 febbraio scorso ma è stato rinviato per motivi di salute lo spettacolo Giusto la Fine del Mondo, diretto da Francesco Frangipane a partire dal capolavoro di Jean-Luc Lagarce - l’autore teatrale più rappresentato in Francia dopo Shakespeare e Molière. La pièce andrà in scena sabato 26 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Remondini di Bassano che accoglie la compagnia, capitanata da Anna Bonaiuto insieme ad Alessandro Tedeschi, Barbara Ronchi, Vicenzo De Michele e Angela Curri. L’appuntamento è inserito nella Stagione Teatrale della Città di Bassano del grappa, realizzata in collaborazione con Arteven Circuito Teatrale Regionale.   
Un testo poetico e lancinante, una messinscena già definita dalla critica, commuovente e superba: Louis - uno scrittore malato di Aids e prossimo alla morte – dopo essere stato lontano da casa per dodici lunghi anni, torna nel suo paese natale per rivedere i suoi familiari e comunicare loro la notizia della sua malattia e della sua imminente morte. Ad aspettarlo trova la madre vedova, i due fratelli Antoine e Suzanne, e la cognata Catherine. I membri della famiglia reagiscono tutti in maniera diversa all’incontro: la sorella minore Suzanne è sinceramente felice di poter riabbracciare il fratello e, anche se quasi non lo conosce, prova un forte senso di abbandono; nel fratello Antoine si riaccende la gelosia verso di lui, che era sempre al centro dell’attenzione; la cognata Catherine, una donna gentile e insicura, cerca di metterlo a suo agio, stemperando gli eccessi del marito Antoine; la madre Martine, benché impreparata al ritorno del figlio, è raggiante e fiduciosa che in famiglia possa tornare il dialogo, interrotto anni prima o forse mai veramente iniziato. Louis andrà via la sera stessa, senza aver comunicato ai suoi il vero motivo della sia “visita”.
Una storia, quella di Louis, che si è drammaticamente intrecciata con la vicenda personale dell’autore, Jean-Luc Lagarce, attore, regista e scrittore francese, morto nel 1995 all’età di 38 anni per Aids. La semplicità delle sue parole, la profondità del suo pensiero e l’originalità della sua sintassi fanno di lui uno scrittore al tempo stesso classico e contemporaneo.
Una storia sull’incomunicabilità nella quale né Louis né i suoi familiari riescono ad esprimere i propri sentimenti. Ogni dialogo si riduce a inutili tentativi di riempire il vuoto con le parole, senza che queste abbiano un senso. Il testo, è costruito su lunghi flussi emotivi in cui ogni personaggio grida la propria insoddisfazione e frustrazione.
Il personaggio di Louis, tramortito e confuso, è avvolto in una "bolla" che lo continua a tenerlo distante dal mondo e che in qualche modo lo protegge. Una bolla da cui riuscirà ad uscire con estrema lucidità e razionalità. Il tutto in una domenica come tante.
La regia di Frangipane, trasforma una semplice casa in uno spazio dinamico, sfruttando sapienti scelte d’illuminazione e pochi artifici di scenografia. Le scene sono di Francesco Ghisu e i costumi Cristian Spadoni, mentre le musiche originali sono di Roberto Angelini, per una co-produzione che vede insieme Argot Produzioni e Teatro Metastasio di Prato.

La stagione teatrale prosegue mercoledì 9 marzo con Lella Costa in Se non posso ballare, ispirato al “catalogo delle donne valorose di Serena Dandini.  
Biglietti disponibili presso l’Ufficio IAT in Piazza Garibaldi (Museo Civico).
Info Ufficio teatro tel. 0424 519819/805


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