Eventi

Arriva Pennacchi con due spettacoli a Schio

L'attore padovano vero mattatore di Propaganda Live su La 7 ha portato in tivu il prototipo del Veneto integralista ricevendo grandi consensi. Il suo personaggio è una critica e un grande amore per le debolezze di un popolo che si è perso nel leghismo. A Schio mette in scena un racconto epico, quello dei grandi miti greci.

Andrea Pennacchi: EROI

Sabato 5 febbraio 2022, ore 21 - Teatro Astra Schio
Cosa rimane oggi dell’Iliade? È possibile raccontare ancora l'Odissea?
Eppure basta poco: basta trovare un episodio che risuoni della tua esperienza personale e lo puoi usare come grimaldello per entrare in una fortezza piena di tesori, intimorito e umile di fronte alla bellezza. È stato scelto il racconto, più vicino possibile a quello originario del primo grande narratore della storia, per permettere a ognuno degli spettatori di “vedere” nella propria mente, di riempire le parole del narrato con le immagini della propria fantasia. Andrea Pennacchi utilizza i ricordi di scuola, il padre che gli regala una copia dell’Iliade, e da qui parte per un’affabulazione dove si incontrano Bush e Agamennone, Omero e Kill Bill, San Siro (nel senso dello stadio) e l’Iraq, maestri di judo ed eroi della mitologia. Incorniciato da due spade chiamate a simboleggiare le armate dei troiani e degli achei, il racconto fa della città di Troia uno «Stato canaglia» e della bella Elena il primo caso di «disinformazione bellica» della storia, regala infiniti spunti di riflessione sulla violenza e sulle economie della guerra e sulla vera natura dell’eroismo. Non è un tentativo di raccontare tutta l’Iliade bensì un episodio solo: la storia di Ettore e dei fatti che lo portarono davanti ad Achille, inclusa la storia di Patroclo e della lite che causò la famosa “ira funesta”, con un prologo, un epilogo e un intermezzo erotico-sentimentale. In quattro giorni.

Andrea Pennacchi: UNA PICCOLA ODISSEA

Domenica 6 febbraio 2022, ore 17 - Teatro Astra Schio
“Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’Unità del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti, e mio papà me la regalò. Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla. L’Odissea è stata definita: un racconto di racconti, una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare il lettore. Proprio il suo essere costruita mirabilmente per la lettura, però, la rende difficile da raccontare a teatro, ricca com’è”. (Pennacchi). Una versione a più voci che ne restituisca il sapore di racconto orale e che dia il giusto peso anche alla ricca componente femminile e al ritorno vero e proprio. Pochi si ricordano, infatti, che gran parte della storia si svolge nell’arco di pochi giorni, tra la partenza di Odisseo da Ogigia e il suo trionfo contro i proci e il ricongiungimento con moglie, figlio e padre. Il resto della storia, la parte più conosciuta, è raccontata, da aèdi, dai suoi vecchi compagni, da Telemaco e Penelope, e da Odisseo stesso. “Così vicina alla mia infanzia, nucleo rovente da cui nacque il mio amore per il racconto”. (Pennacchi)

◾BIGLIETTI
Platea 1° settore: intero € 17.00 | ridotto € 15.00
Platea 2° settore: intero € 15.00 | ridotto € 14.00
Galleria: intero € 14.00 | ridotto € 12.00
◾VENDITA. È consigliato l'acquisto in prevendita presso la biglietteria del Teatro Civico oppure online su Vivaticket.
La biglietteria del Teatro Civico è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13, il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 12.
◾ INFO tel. 0445 525 577 | info@teatrocivicoschio.it

"Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno.
È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente, è c'è un casino da mettere a posto.
E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c'è più.
Così sono finiti i miei favolosi anni'90.
La fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza.
Come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso, mi sono messo alla ricerca di mio padre e della sua storia di partigiano, e prigioniero, ma più ancora della sua Odissea di ritorno in un'Italia devastata dalla guerra. Sperando di trovare un insegnamento su come si mettono a posto le cose." Andrea Pennacchi


Si parla di