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94° Carnevale di Malo: 3 sfilate dal 4 febbraio fino a martedì grasso

Dopo il Carnevale dei Bambini, domenica 4, domenica 11 e martedì 13 febbraio si terrà il 94° Carnevale di Malo con 3 sfilate di carri allegorici nel giro di una settimana e mezza con la chiusura fissata per sabato 24 febbraio per la festa mascherata più famosa e antica del vicentino oltre a numerose bancarelle colorate di dolciumi, caramelle, frittelle e galani. I carri mascherati sfileranno con la banda in testa per il classico frastuono di grida, suoni, musiche in un turbinio di coriandoli, striscioline di carta rapide come saette e girandole in mezzo a bambini e adulti sorpresi con occhi sognanti. Ma l’attenzione sarà come sempre tutta per carri e mascherine al seguito.

Lo storico Carnevale di Malo trasforma la cittadina, che toglie l’abito ottocentesco e serioso delle sue vie e contrade per indossare abiti sgargianti di raso e chiffon, fermando macchine e uffici per liberare la sua fantasia nelle costruzioni effimere di carri multicolori, che quasi sovrastano tegole e grondaie. E’ una lunga tradizione, partita nel 1924, che ha messo radici profonde nel territorio dell'Alto Vicentino con i suoi personaggi folcloristici, come il “re imperatore”, detto il Ciaci, anch’ esso di cartapesta, divenuto l'emblema simbolico della kermesse maladense e capace di far miracoli come lui stesso sostiene, a cui tutti credono durante il Carnevale.

Grandi e piccini vengono dai paesi vicini e da tutto il Veneto per immergersi in questa atmosfera fatta di favola e spensieratezza. Ma soprattutto è un gioco e una sfida tra i carristi, che affrontano l’ultima curva di via Liston, pensando già al carro per l'anno venturo. La vera anima del Carnevale sta tutta nelle compagnie di “carristi”, ove l’impegno è tramandato di padre in figlio, quasi come un gioiello di famiglia. La Pro Loco di Malo ha indetto anche quest'anno il concorso per i carri più originali.

Per informazioni ed iscrizioni: Pro Loco Malo 0445.607500 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30.

STORIA DEL CARNEVALE DI MALO: Già il 28 marzo 1867, si legge nei polverosi registri dell’ archivio, la nuova Giunta comunale eletta all’indomani del plebiscito schierava un assessore con tanto di incarico ufficiale “alle pubbliche costruzioni, censo e carnevale”. E ancora nel 1924 era la società Pro Malo, da poco costituitasi, a sostenere e organizzare il “concorso dei carri mascherati” nella festa cornice di mercati e fiere franche dell’Alto Vicentino. Poi la tradizione ha messo radici profonde con le sue storie di personaggi, di contese, di compagnie, di vecchie e nuove sfide per la conquista della pessa appannaggio del carro vincitore.

CARRI E CARRISTI. Le compagnie di “carristi”, tramandate di padre in figlio, come un gioiello di famiglia, cominciano già a fine autunno, al bar “Alla Scopa” o nuovi capannoni, allestiti dalla Pro Malo in pochissimo tempo. Si rivivono ricordi e vecchie sfide mai concluse, ma soprattutto si cerca un’ispirazione per il nuovo carro. Poi sono sempre la storia più recente, il costume che cambia, le contese paesane, la politica, la voglia di stupire a fornire soggetti sempre nuovi e diversi ai carristi smaniosi di cimentarsi nella nuova impresa. Si arma la struttura, si modella la cartapesta, si inventano scenografie e movimenti, si batte, si inchioda, si colora tra un’imprecazione e l’altra. Il carro prende forma ed è un segreto da custodire gelosamente fino al giorno della grande sfilata.

LA PESSA E LE PESSARE. La "Pessa", istituita nel 1987 come trofeo per il quartiere o gruppo primo classificato, è uno stendardo alla cui realizzazione cromatica si alterna il posto che coltiva l’arte della pittura e che aggiungono così al premio della vittoria la soddisfazione di essere proclamato “carrista dell’anno”. Ma la "Pessa" ha anche un significato sociale più profondo, in quanto si richiama all’antico e umile lavoro delle “Pessare”, donne e ragazze esperte nell’arte del rammendo dei rotoli di stoffa, che uscivano dalle industrie tessili.


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