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93° Carnevale di Malo: due sfilate con concorso per il carro più originale

Carnevale di Malo (immagini di archivio)

Domenica 26 e martedì 28 febbraio si terrà il 93° Carnevale di Malo con sue sfilate di carri allegorici nel giro di due giorni per la festa mascherata più famosa e antica del vicentino insieme a tantissime bancarelle colorate di dolciumi, caramelle e frittelle oltre ai galani. Lo storico Carnevale di Malo trasforma la cittadina, che toglie l’abito ottocentesco e serioso delle sue vie e contrade per indossare abiti sgargianti di raso e chiffon, fermando macchine e uffici per liberare la sua fantasia nelle costruzioni effimere di carri multicolori, che quasi sovrastano tegole e grondaie. E’ una lunga tradizione, partita nel 1924, che ha messo radici profonde nel territorio dell'Alto Vicentino con i suoi personaggi folcloristici, come il “re imperatore”, detto il Ciaci, anch’ esso di cartapesta, divenuto l'emblema simbolico della kermesse maladense e capace di far miracoli come lui stesso sostiene, a cui tutti credono durante il Carnevale. Grandi e piccini vengono dai paesi vicini e da tutta il Veneto per immergersi in questa atmosfera fatta di favola e spensieratezza. Ma soprattutto è un gioco e una sfida tra i carristi, che affrontano l’ultima curva di via Liston, pensando già al carro per l'anno venturo. La vera anima del Carnevale sta tutta nelle compagnie di “carristi”, ove l’impegno è tramandato di padre in figlio, quasi come un gioiello di famiglia. La sfilata è un tripudio di carri enormi quasi ai livelli di Viareggio con tematiche dalle classiche parodie politiche ad argomenti più semplici ma divertenti. Si passa dal "Carro dei Vampiri", che getta paura tra i più piccini, a quello dell’Euro d’Oro, che lascia ben sperare sulle sorti della moneta europea, fino al "Carro Di..Vino", dove padroneggiano incontrastati Bacco e l’allegria e a quello dominato “pigliate sta pastiglia” con un arcigno ministro della Sanità pronto a distribuire a manate le famose pillole che tanto vigore danno agli amanti. La Pro Loco di Malo ha indetto il concorso per i carri più originali con iscrizioni entro il 25 gennaio 2017. E' previsto un numero massimo di 5 partecipanti per ogni gruppo, che dovrà utilizzare nella sfilata una musica di accompagnamento intonata al tema prescelto. Premi per i primi tre carri classificati: 1000 euro al primo, 700 euro al secondo e 500 euro al terzo. Premio speciale per miglior manifatto in cartapesta. Per informazioni ed iscrizioni: Pro Loco Malo 0445.607500 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30.

STORIA DEL CARNEVALE DI MALO: Già il 28 marzo 1867, si legge nei polverosi registri dell’ archivio, la nuova Giunta comunale eletta all’indomani del plebiscito schierava un assessore con tanto di incarico ufficiale “alle pubbliche costruzioni, censo e carnevale”. E ancora nel 1924 era la società Pro Malo, da poco costituitasi, a sostenere e organizzare il “concorso dei carri mascherati” nella festa cornice di mercati e fiere franche dell’Alto Vicentino. Poi la tradizione ha messo radici profonde con le sue storie di personaggi, di contese, di compagnie, di vecchie e nuove sfide per la conquista della pessa appannaggio del carro vincitore. Le compagnie di “carristi”, tramandate di padre in figlio, come un gioiello di famiglia, cominciano già a fine autunno, al bar “Alla Scopa” o nuovi capannoni, allestiti dalla Pro Malo in pochissimo tempo. Si rivivono ricordi e vecchie sfide mai concluse, ma soprattutto si cerca un’ispirazione per il nuovo carro. Poi sono sempre la storia più recente, il costume che cambia, le contese paesane, la politica, la voglia di stupire a fornire soggetti sempre nuovi e diversi ai carristi smaniosi di cimentarsi nella nuova impresa. Si arma la struttura, si modella la cartapesta, si inventano scenografie e movimenti, si batte, si inchioda, si colora tra un’imprecazione e l’altra. Il carro prende forma ed è un segreto da custodire gelosamente fino al giorno della grande sfilata. La "Pessa", istituita nel 1987 come trofeo per il quartiere o gruppo primo classificato, è uno stendardo alla cui realizzazione cromatica si alterna il posto che coltiva l’arte della pittura e che aggiungono così al premio della vittoria la soddisfazione di essere proclamato “carrista dell’anno”. Ma la "Pessa" ha anche un significato sociale più profondo, in quanto si richiama all’antico e umile lavoro delle “Pessare”, le donne e le ragazze esperte nell’arte del rammendo dei rotoli di stoffa, che uscivano dalle industrie tessili. Adesso sfilano i carri con la banda in testa. E’ un frastuono di grida, di suoni, di musiche scatenante, un turbinio di coriandoli, di striscioline di carta rapide come saette, di girandole, di bambini e di adulti sorpresi per un istante con gli stessi occhi meravigliati e sognanti. L’attenzione e tutta per loro: i carri.

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