Vicentini alla conquista della Cina: arriva lo "smart pack"
Dalla web agency padovana Omniaweb un pacchetto completo per fare affari nel Paese asiatico: dal sito alla registrazione ai registri governativi, fino alla gestione dei profili sul "Facebook cinese" Baidu
È internet la finestra da cui le imprese di Vicenza possono affacciarsi sul mercato cinese.
Un passaggio ricco di opportunità: l'export del Made in Vicenza in Cina è cresciuto del +47% in sette anni, dal 2008 al 2014, e le esportazioni italiane in Cina, secondo l'ultimo Rapporto Export del Gruppo SACE, dal 2014 al 2017 cresceranno a una media del +8,6% all'anno.
In termini assoluti, le esportazioni delle imprese della provincia di Vicenza verso il gigante dell'estremo oriente sono passate da 324,9 milioni di euro nel 2008 a 478,2 milioni del 2014, con un incremento assoluto 153,3 milioni di euro in otto anni (elaborazione su dati Istat). Ma i margini di crescita sono ancora molto ampi: oggi la Cina rappresenta solo il 2,9% dell'export del Made in Vicenza, e si posiziona così all'ottavo posto tra i paesi di destinazione. Il Pil cinese per il 2015 crescerà, secondo le stime di Pechino, del 7%, il tasso più alto fra i paesi del G20. Il nuovo corso di Pechino, definito dal governo «new normal», ha numeri meno impressionanti della crescita a doppia cifra degli ultimi due decenni, ma è un modello di sviluppo più equilibrato. Il governo cinese punta a rafforzare il mercato dei consumi interni e la produzione di qualità. Una nuova strategia che può offrire ampi spazi di penetrazione per prodotti italiani.