Economia

Banca Popolare, sentenza Unipol-Bnl attesa tra luglio e settembre

Al massimo in settembre la magistratura milanese deciderà sulla tentata scalata del 2005. L'istituto vicentino è accusato non aver predisposto un modello organizzativo per prevenire i reati finanziari

E' attesa tra fine luglio e settembre la sentenza del processo per la tentata scalata Unipol-Bnl nel 2005, come riferiscono oggi fonti giudiziarie, in cui è imputato, tra gli altri l'ex Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, già condannato sabato scorso nel processo per la tentata scalata di Banca popolare di Lodi, oggi Banco Popolare, ad Antonveneta.

Nel processo Unipol-Bnl, per fatti che risalgono all'estate 2005, il mese scorso i pm di Milano hanno chiesto una condanna a 4 anni e 7 mesi più 1,2 milioni di euro di multa per l'ex presidente di Unipol Giovanni Consorte e a 3 anni e 6 mesi e 700.000 euro di multa per Fazio.

Gli imputati - tra cui l'ex vice presidente di Unipol Ivano Sacchetti, il finanziere bresciano Emilio Gnutti, gli immobiliaristi Danilo Coppola e Stefano Ricucci e l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone - sono accusati a vario titolo di aggiotaggio, ostacolo all'attività di vigilanza, insider trading. Le società - tra cui Unipol, Banca Popolare Vicenza (nella foto il presidente Gianni Zonin), Banca Carige, Banca Popolare Emilia Romagna, Deutsche Bank - sono accusate di violazione della legge 231 del 2001, che impone alle aziende di predisporre modelli organizzativi atti a prevenire reati.

Sabato scorso, nel processo per la tentata scalata di Banca popolare di Lodi ad Antoneveneta, i giudici della seconda sezione penale di Milano hanno condannato, tra gli altri, l'ex governatore di Bankitalia Fazio a 4 anni più 1,5 milioni di euro di multa, Consorte a 3 anni e a un milione di multa, e l'ex AD di Banca popolare di Lodi Gianpiero Fiorani a un anno e 8 mesi. I reati, a vario titolo, erano aggiotaggio, ostacolo alle autorità di vigilanza, appropriazione indebita e riciclaggio.


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