Cronaca

Vicenza, stupra la figlia per 13 anni: arrestato pedofilo 60enne

Un incubo durato fin dalla prima infanzia. La bambina, ora maggiorenne, ha subito le violenze fin dall'età di appena cinque anni. In manette un 60enne vicentino

Una spirale di orrore e un incubo durato 13 anni per una vicentina, ora 23enne, sulla quale il padre ha abusato sessualmente fin da quando lei aveva cinque anni. La terribile vicenda, nata in un contesto famigliare inquietante, ha portato nel pomeriggio di ieri all'arresto di un 60enne residente in una zona centrale di Vicenza.

Le manette ai polsi del pedofilo sono scattate dopo la condanna a 5 anni e otto mesi per abusi sessuale aggravati su minore emessa dalla Corte d'Appello di Venezia. Gli uomini della squadra mobile, seconda sezione reati sessuali, hanno prelevato l'uomo che ancora abitava con moglie e figlia e condotto al carcere di Vicenza. 

GLI ABUSI SESSUALI E IL SILENZIO DELLA MADRE

Una bambina di appena cinque anni violentata ripetutamente per 13 anni, fino a che la giovane non si è rivolta alla questura denunciando il fatto. Gli stupri sono iniziati nel 2000 e si sono protratti fino al 2013. Le prove nei confronti del padre pedofilo sono state schiaccianti. La ragazzina teneva infatti un diario sul quale riportava gli abusi subiti e confermati dallo stesso genitore in sede di indagini.

L'uomo, nato nel '58, viveva con moglie e figlia in un quartiere in centro a Vicenza. Dopo  la prima condanna a 5 anni e otto mesi il suo avvocato aveva chiesto delle attenuanti. Il pedofilo infatti sosteneva che gli abusi erano iniziati dopo che la bambina aveva compiuto i 10 anni per far decadere la pluriaggravante e che era stato lui a spingere la figlia ad andare a fare la denuncia. 

I giudici però non gli hanno creduto, confermando la sentenza in appello, risalente al marzo 2017. Nel frattempo l'uomo, allontanato dalla casa famigliare con un provvedimento, era tornato ad abitare con moglie e figlia in quanto quella stessa ordinanza non è stata rinnovata e, a quanto sembra, la moglie avrebbe perdonato il marito. 

L'indagine sulle violenze sta ancora proseguendo. Il tribunale di Venezia ha infatti passato il fascicolo a Vicenza e la procura sta indagando la madre della vittima per concorso in omissione nella violenza sessuale. La figlia si sarebbe infatti confidata con la donna rivelando gli abusi ma le è stato risposto di restare zitta altrimenti il padre avrebbe perso il lavoro. 


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