Cronaca

Caso meningite, l'americano ammalato non era al Custom: «Lo provano le telecamere»

Clamorosa svolta sul caso di infezione da meningococco. A quanto riferisce l'avvocato dei soci del locale il soldato 25enne non sarebbe mai entrato nel locale la notte di venerdì 19

L'insegna del Custom in via Zamenhof a Vicenza

Si diceva che il soldato americano 25enne colpito da meningite  fosse stato al Custom, il locale notturno di via Zamenhof a Vicenza. Ma a quanto pare non è andata così. La clamorosa rivelazione arriva dall'avvocato Dal Maso che segue i soci del locale Andrea Gerard e Mattia Terraroli. Secondo il legale da quanto emerge dai filmati e dalla video sorveglianza del locale sembrerebbe che il militare non abbia mai messo piede all'interno del club.

"Lo stato molto grave in cui il militare era nel momento in cui è stato trovato dai sanitari - riferiscono i propietari del Custom - potrebbe averlo portato a confondersi sulla serata e a ricordare una cosa che in realtà non è mai avvenuta". Il militare, ricoverato da 9 giorni al San Bortolo per aver contratto una forma di meningite da meningococco, è uscito dalla prognosi riservata e sta continuando le cure con il  primario Manfrin. A quanto risulta l'uomo sta lentamente migliorando le proprie condizioni, che all’inizio erano sembrate disperate.

L’avvocato Dal Maso, riferendo per conto dei soci Andrea Gerard e Mattia Terraroli, "riconosce la buona fede sia del militare americano sia dell’autorità sanitaria vicentina che ha agito secondo protocolli in base alla notizia ricevuto dallo stesso soldato".  "Notizia  risultata infondata - concludono i soci - I filmati comparati alla fotografia del giovane hanno infatti evidenziato come lui non sia mai entrato nel locale la notte di venerdì 19."


Si parla di