Cronaca

Traffico di rifiuti da Castegnero alla Nigeria via Genova: otto denunciati

Secondo i Carabinieri Forestali di Vicenza, i rifiuti RAEE vengono portati in Nigeria ed altri Paesi Africani al fine di estrarre, illecitamente e con gravi danni all’ambiente ed alla salute umana, metalli preziosi mediante fusione ad alte temperature

I militari del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale Carabinieri di Vicenza, a seguito di una complessa ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Venezia, hanno scoperto un traffico di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) tra l’Italia ed il continente africano.

L'operazione

Sono stati infatti identificati sette uomini di origine nigeriana, che nel corso dell’anno 2016 e 2017 hanno raccolto presso esercizi commerciali in tutto il Centro e Nord Italia, apparecchiature elettroniche fuori uso, quali fotocopiatrici e stampanti da ufficio, condizionatori e tv, per stoccarli temporaneamente presso un magazzino sito in Comune di Castegnero ed infine caricarli in containers imbarcati su navi in partenza dal Porto di Genova Voltri e dirette in Nigeria.

Nei giorni scorsi i militari hanno rinvenuto, in sede di perquisizione locale, ingenti quantitativi di apparecchiature fuori uso, accompagnate da false dichiarazioni degli esportatori (gli stessi attestavano di trasportare semplici masserizie al fine di eludere i controlli delle Autorità Doganali) sia presso il porto di Genova Voltri, sia presso le abitazioni degli indagati, nonché nel magazzino a Castegnero, ove tali oggetti erano pronti per un nuovo carico.

Pericoli per l'ambiente e la salute

I militari  hanno accertato che il numero dei container partiti dal vicentino e diretti in Africa, solo nell’anno 2017, sono stati più di trenta. Tra i deferiti anche l’amministratore unico di una nota Società di Napoli che svolge attività di organizzazione ed intermediazione di spedizioni internazionali.

Secondo i Carabinieri Forestali di Vicenza, tali rifiuti vengono portati in Nigeria ed altri Paesi Africani al fine di estrarre, illecitamente e con gravi danni all’ambiente ed alla salute umana, metalli preziosi mediante fusione ad alte temperature. Le indagini sono ancora in corso sebbene già siano stati raccolti numerosi gravi indizi a carico degli otto uomini indagati per concorso in traffico di rifiuti.


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