Cronaca

Schio, coca a basso prezzo nei bagni della stazione: arrestato richiedente asilo

Dopo un rocambolesco inseguimento, un agente della polizia locale ha arrestato un 29enne nigeriano

Fonti informative avevano assicurato che da qualche mese il luogo principale di spaccio di Schio si era spostato dalla "Valletta" alla stazione Ferroviaria. In particolare veniva descritto che i clienti potevano - quasi tutte le sere - acquistare dosi di stupefacente nel bagno. 

Agenti in borghese iniziavano quindi a monitorare il luogo descritto, accertando che, effettivamente, spesso entravano nel bagno due persone alla volta, per poi uscire quasi insieme. Veniva quindi acquistata una videocamera ad alte prestazioni che, oltre ad essere utilizzata come cannocchiale, poteva anche registrare le immagini. Si riusciva pertanto a documentare vari incontri sospetti, anche perchè gran parte degli scambi avveniva subito dopo la porta a vetri, pertanto trasparente.

L'uomo col casco

Per la serata di martedì  veniva quindi organizzato un servizio più articolato, dove un agente aveva il compito di registrare le immagini e di dare informazioni agli altri agenti sparsi nei dintorni della stazione ferroviaria. Alle ore 20:30 si constatava che un uomo, con casco da motociclista, dopo avere parcheggiato il proprio mezzo davanti alla stazione ferroviaria, era entrato direttamente nel bagno posto di fronte ai binari, immediatamente seguito da un altro uomo.

Appena entrati, il rilevatore di presenza accendeva immediatamente la luce e permetteva di registrare perfettamente le immagini dello scambio. In particolare il secondo uomo estraeva dalla bocca qualcosa, per poi cederla al motociclista in cambio di banconote. Quindi uscivano ed ognuno seguiva la propria strada.

Il motociclista veniva subito fermato e, messo di fronte alle proprie responsabilità, ammetteva di avere acquistato due palline di cocaina per l'importo di 20 euro dalla persona che era entrata con lui nel bagno. Nella circostanza consegnava agli agenti le due palline, di circa mezzo grammo.

La fuga, l'inseguimento e l'arresto

Lo spacciatore nel frattempo era salito in bicicletta ed era uscito nella sede stradale sul retro della stazione ferroviaria. Alla vista di un agente in borghese, che evidentemente lui conosceva, gettava la bicicletta sull'asfalto e, lasciando sul posto anche le ciabatte, iniziava a correre a perdifiato a piedi nudi, perdendo anche il proprio portafoglio lungo il tragitto.

Constatando che l'agente, anche lui giovane, lo stava seguendo di corsa, saltava la recinzione della linea ferroviaria, per poi oltrepassare i binari e saltare anche l'altra recinzione. Sempre seguito dal poliziotto, l'uomo raggiungeva il "cono di luce" e si nascondeva in una siepe di via Baccarini, ove veniva però rintracciato dall'agente che, dopo una breve colluttazione, lo ammanettava, aiutato poi da altri colleghi.

Nella tasca anteriore sinistra dei suoi pantaloni venivano rinvenute due banconote da 10 euro, provento dello spaccio. Portato in comando, veniva identificato come Endurance Akhidenor, 29 anni, di nazionalità nigeriana, domiciliato a Cona, nel Veneziano, in possesso di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Venezia con scadenza il prossimo agosto, avente lo status di "richiedente asilo".

L'uomo veniva pertanto tratto in arresto per "spaccio" e "resistenza a Pubblico Ufficiale". Come da disposizioni del Pubblico Ministero, veniva trattenuto in camera di sicurezza per l'arco notturno e, questa mattina, accompagnato al Tribunale di Vicenza per l'udienza di convalida e rito direttissimo, ove patteggiava la pena di 6 mesi di reclusione.


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