Ordinanza anti-prostitute fino al 30 aprile, confermate le zone rosse
Adottatta nell'agosto 2011, era in scadenza oggi. Sono stati circa 1530 i verbali contestati a prostitute e clienti da parte della polizia locale e delle altre forze dell’ordine, Variati: "Il nostro unico strumento"
Resta in vigore fino al 30 aprile dell’anno prossimo l’ordinanza che vieta espressamente la prostituzione in alcune zone di Vicenza.
Lo ha annunciato il sindaco di Vicenza Achille Variati che dichiara: “Per Comuni questo è ancora l’unico modo per agire su alcune strade e cercare di allontanare il più possibile dai quartieri residenziali questo fenomeno di degrado urbano. Il bilancio sull’applicazione dell’ordinanza è discreto. Sappiamo tutti benissimo che si tratta di un problema difficile, duro da sradicare con gli strumenti che ha in mano un sindaco. Mio dovere, però, è tenere sempre la mano ferma, così come ribadire la nostra disponibilità a dare una mano a chi chiede aiuto”.
Da agosto del 2011, quando l’ordinanza antiprostituzione in specifiche zone della città è entrata per la prima volta in vigore, sono stati circa 1530 i verbali contestati a prostitute e clienti da parte della polizia locale e delle altre forze dell’ordine. “I nostri agenti – commenta l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza – hanno continuato a garantire il controllo del territorio, dedicando al contrasto della prostituzione due delle tre pattuglie in azione fino a dopo mezzanotte. Del resto è solo grazie all’efficacia di questa ordinanza che la presenza delle prostitute per strada si è visibilmente ridotta. Anche questo nuovo provvedimento sarà trasmesso agli altri sindaci dei territori attraversati dalla strada Padana 11 per continuare sulla via del coordinamento tra enti che ha già dato buoni risultati. Prosegue, contestualmente, la nostra pressione affinché sia il legislatore a regolamentare una volta per tutte il fenomeno”.
La violazione dell’ordinanza prevede un’ammenda di 500 euro e l’immediato allontanamento. Se la persona non ottempera all’ordine, stabilito attraverso verbale con conseguente identificazione, verrà applicato l’articolo 650 del codice penale che comporta la denuncia penale per inottemperanza all’ordine dell’autorità.