Cronaca

Rapina alla sala giochi: scovati in un fienile con una pistola

E' durata poco la fuga di un serbo e di un bosiniaco che avevano arraffato circa 4.500 euro all' El Dorado di Malo

I carabinieri della Compagnia di Schio hanno tratto in arresto due uomini per rapina.

La rapina

Questa notte, all’incirca alle ore 03.00, la sala slot machine “EL DORADO” di Malo è stata rapinata da parte di due persone con volto coperto armati di pistola. All’interno del locale vi era la cassiera ed un avventore, i quali hanno consegnato tutto quanto in loro possesso e l’incasso della giornata. La Centrale Operativa, immediatamente allertata, ha inviato sul posto i carabinieri di Malo, competenti per territorio, la pattuglia della Radiomobile, la pattuglia di Valli del Pasubio che svolgeva un servizio di controllo preventivo del territorio e gli investigatori del Nucleo Operativo.

Il fermo e l'arresto

Le testimonianze raccolte, la visione dei filmati delle telecamere ed i dispositivi d’indagine attuati nelle immediatezze hanno diretto i sospetti dei militari su due pregiudicati senza fissa dimora a loro conosciuti, tali Danijel OCAUSANIN , bosniaco del 1985, e Marco MILANOVIC , serbo del 1991, entrambi con precedenti specifici per reati predatori. I carabinieri si sono subito recati nel comune di Chiuppano, assieme alla Radiomobile di Thiene competente per territorio, dove avevano notizia che i rapinatori avessero trovato un luogo dove alloggiare. Giunti ad un casolare con alcune stalle nelle vicinanze i militari hanno circondato il terreno onde scongiurare tentativi di fuga, che puntualmente sono stati messi in atto dai sospettati: uno dei due, infatti, è stato preso mentre tentava di scavalcare la recinzione del luogo, mentre l’altro è stato trovato dopo un’accurata ricerca in quanto si era nascosto all’interno di una delle stalle sotto la paglia di un box riservato ai bovini; entrambi indossavano ancora gli abiti utilizzati per la rapina. La ricerca dei due sospettati e la successiva perquisizione, resa particolarmente ostica dalla grandezza dell’area da controllare e dall’assenza totale di luce naturale, ha permesso ai militari di rinvenire tutta la refurtiva di 4560 euro all’interno del casolare, nonché 2 cellulari in uso ai malviventi e la pistola a tamburo (una WEMBLEY Mark IV cal. 10) totalmente funzionante usata durante il colpo e che era stata nascosta all’interno di una cuccia per cani.

I due, dopo essere stati condotti in caserma per i relativi accertamenti, sono stati dichiarati in stato di arresto; il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Vicenza ne ha disposto pertanto la traduzione in carcere in attesa del rito direttissimo.


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