Cronaca

Muratori clandestini e senza tutele: imprenditore a processo

Giampaolo Barbiero, 60 anni, di Montebello, è accusato di aver fatto lavorare almeno 112 persone non regolari in Italia: nessun contratto, nè contributi, nè condizioni di sicurezza nei cantieri

Nessun contratto, nessuna condizione di sicurezza nei cantieri, nessun contributo previdenizale: erano queste le condizioni in cui hanno lavorato almeno 112 persone, stranieri non regolari in Italia, per conto dell'imprenditore edile Giampaolo Barbiero, 60 anni, residente nel veronese ma domiciliato a Montebello. Sono emersi una trentina di cantieri - alcuni di piccolissime dimensioni - disseminati fra Vicenza, Creazzo, Montebello, Camisano, il bassanese, la provincia di Padova e quella di Verona, dove Barbiero avrebbe replicato la sua idea di impresa. TAGLI ALLA SICUREZZA PER LA CRISI

Le indagini sono partite dopo due controlli, nel 2009 e nel 2010. In entrambe le occasioni era emerso che nei cantieri lavoravano stranieri senza permesso di soggiorno, africani e serbi. Nel frattempo, le attività di Barbiero venivano costantemente segnalate da altre imprese edili, per concorrenza sleale: le sue offerte risultavano sempre più basse, visto il consistente risparmio utilizzando mano d'opera ireggolare. Dopodichè, una serie di controlli a tappeto dei carabinieri di Verona, adiuvati dai colleghi vicentino  ed il quadro che emerse fu sconvolgente, a detta di uno degli inquirenti. "L'utilizzo di personale non in regola con il permesso di soggiorno o comunque “in nero” è stato sistematico nel giro di almeno un anno e mezzo", si legge in un'informativa alla procura.

Il pm vicentino Claudia Dal Martello ha raccolto tutti i fascicoli e strutturato un'indagine su larga scala: ora Barbiero dovrà rispondere in tribunale di svariati capi di imputazione da Codice penale. Si difende sostenendo di avr utilizzato personale reclutato da agenzie interinali.

 


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