Cronaca

Serra di marijuana in soffitta: arrestato operaio 31enne

Il giovane, fermato in auto dai carabinieri, si è tradito mostrandosi palesemente nervoso. La perquisizione a casa ha portato alla scoperta dello stupefacente: segnalati anche il padre e il fratello

Quattro piante di cannabis alte circa 25 centimetri, stipate nella soffitta dell’abitazione. È quello che hanno trovato i carabinieri della stazione di Brendola dopo la perquisizione a casa di un operaio 31enne che è stato arrestato con l'accusa di spaccio. I militari hanno eseguito il blitz dopo che, nella tarda serata di giovedì, nel corso di un’occasionale controllo alla circolazione stradale in via Revese hanno fermato intimavano l’alt a un'Alfa Romeo, condotta dal giovane.

L'operaio, M.G. incensurato residente a Brendola, ha mostrato segni di agitazione e i militari si sono accorti che tentava di occultare un grinder. Visto l’atteggiamento tenuto dal giovane, è scattata la perquisizione prima del veicolo e poi dell’abitazione del giovane, dove è residente insieme ai genitori ed al fratello. In casa i carabinieri, oltre alle piantine presenti in soffitta dove era stata ricavata una serra con un sistema di illuminazione e con temporizzatore per la misura della temperatura e dell’umidità, hanno trovato 12 barattoli in vetro contenenti, complessivamente, 76 grammi di marijuana assieme a 1 bilancino di precisione e altri 7 grinder. Nelle camere da letto occupate, rispettivamente, dal padre e dal fratello, i militari hanno invece trovato 4 barattoli in vetro contenenti, complessivamente altri 10 grammi di "maria' e uno spinello. 

Alla fine gli uomini dell'Arma hanno arrestato il 31enne per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente mentre il padre ed il fratello venivano indagati in stato di libertà per la sola detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio.In attesa del processo di convalida con rito direttissimo l’arrestato, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, si trova agli arresti domiciliari. Le indagini dei militari proseguono per accertare la provenienza e destinazione della sostanza stupefacente sequestrata.


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