Alta velocità alta capacità, arrivata l'analisi comparativa di RFI: le due proposte
Variati: "Una conquista per la città poter decidere con questi dati in mano. Qui niente decisioni calate dall'alto". L'alternativa è fra una nuova stazione principale in Fiera e il mantenimento di quella attuale in viale Roma
“A Vicenza non ci saranno decisioni calate dall'alto come è capitato altrove. Qui amministrazione e cittadini decideranno solo dopo aver soppesato pro e contro delle differenti soluzioni in campo. E solo dopo che la città si sarà espressa, il Comune siglerà un nuovo protocollo d'intesa con RFI sull'attraversamento di Vicenza della linea di alta velocità alta capacità”.
Il sindaco Achille Variati definisce una vera conquista la corposa analisi comparativa che ha fatto redigere a RFI sulle soluzioni proposte per risolvere il passaggio dell'alta velocità alta capacità a Vicenza. La relazione è stata pubblicata sulla home page sito del Comune (www.comune.vicenza.it – sezione In evidenza) a disposizione della cittadinanza; lunedì 4 aprile sarà illustrata dai tecnici di RFI in consiglio comunale. “Quel che è certo – ha premesso il sindaco Variati nel commentare l'arrivo della documentazione - è che né amministrazione comunale, né categorie economiche né Regione vogliono l'esclusione non solo della città, ma di tutta la Provincia dalla rete dei collegamenti nazionali e internazionali su ferro. Poiché però stiamo parlando dell'opera infrastrutturale più importante che Vicenza affronta dal Dopoguerra, prima di scegliere era indispensabile poter avere in mano tutti gli elementi per comparare i diversi scenari. Ora quegli elementi ci sono e la città potrà finalmente analizzarli e quindi decidere” Innanzitutto, rispetto alle 4 soluzioni in campo, RFI ha scartato a priori l'ipotesi di una stazione principale in Fiera e una stazione per la mobilità regionale in viale Roma, perché non in linea con le proprie politiche commerciali. Inoltre nello studio comparativo non ha considerato l'attraversamento dell'intero territorio, ma il solo lotto – comprensivo delle stazioni - da ovest fino al raccordo con la linea per Treviso, particolarmente importante per quanto riguarda il trasporto delle merci da e per il Tarvisio. “Per il tratto verso est – ha ricordato a questo proposito il sindaco – cioè quello più impattante sulle proprietà private, avevamo chiesto a RFI un approfondimento sulla cosiddetta “alta velocità virtuale”, cioè su una nuova tecnologia che consente di evitare il raddoppio dei binari. Ci hanno risposto che per il tratto di nostro interesse l'alta velocità virtuale per ora non si può fare, ma che gli studi stanno andando avanti. Quindi meglio che per ora si proceda senza bisogno di prendere decisioni definitive sul lotto verso Padova, augurandoci che la scienza dei trasporti faccia nel frattempo passi in avanti sul fronte della riduzione dell'impatto sul territorio”.
Nella relazione vengono approfonditamente comparate due soluzioni: quella con la stazione principale in zona Fiera, l'eliminazione della stazione storica di viale Roma e la realizzazione di una nuova stazione per i collegamenti regionali a Borgo Berga e e quella in cui viene confermata l'attuale stazione in viale Roma, con in più la possibilità di realizzare una fermata in Fiera da attivare in via ordinaria per la mobilità regionale (SFMR) e come fermata dell'alta velocità in occasione dei grandi eventi. Le due ipotesi comparate da RFI sono state descritte dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza.
Per quanto riguarda la prima soluzione, che discende dallo studio di fattibilità nato dalla proposta del territorio vicentino, è stato evidenziato come i costi siano lievitati in seguito, in particolare, all'impossibilità di ottenere la cosiddetta “deroga franchi idraulici” dopo il nubifragio di Genova, o la conseguente necessità di innalzare di circa 80 centimetri il piano delle rotaie nella zona di Borgo Berga e piazzale Fraccon. Sempre sul fronte della sicurezza idraulica, il tunnel a doppia canna viaria e idraulica previsto nello studio di fattibilità ora viene sostituito da un canale scolmatore di 4,4 chilometri che dalla zona di Gogna scarica l'acqua in eccesso in Bacchiglione, oltre la confluenza con il Retrone, risolvendo in modo definitivo il fenomeno delle piene a ovest. Sono previsti nuovi parcheggi in Fiera e a Borgo Berga, dove si ferma il Filobus in arrivo dalla zona ovest. Con questa soluzione, secondo lo studio sui flussi di traffico chiesto contestualmente dal Comune a Polinomia, cioè la società che curò le analisi sul PUM, in orario di punta (7.30 – 8.30) s'impiegherebbero 6 minuti e mezzo per raggiungere la stazione della Fiera dal casello di Vicenza ovest. I tempi di realizzazione dell'intervento, del valore di 1 miliardo e 756,7 euro, dovrebbero corrispondere 93 mesi, salvo imprevisti.