Attualità

Bomba day, concluse le operazioni di evacuazione: via libera alle operazioni di disinnesco

L’esercito dopo aver effettuato le ultime attività preparatorie all’intervento di disinnesco vero e proprio, e dopo un imprevisto dovuto a due famiglie rimaste bloccate in una palazzina, ha iniziato i lavori poco dopo le 10

Aggiornamento ore 12

Intervista all'assessore alla protezione civile Mattia Ierardi

Aggiornamento ore 10:30

Sono operativi i centri di accoglienza allestiti dal Comune per le persone evacuate. Al Polo Giovani di contra' delle Barche 55 la protezione civile, a partire dalle 6.30, ha accolto 15 persone di 10 nuclei familiari. Inoltre 21 persone con ridotta autosufficienza più 4 accompagnatori sono stati trasportati e accolti al centro aggregativo del Villaggio del Sole dagli operatori dell’assessorato alle politiche sociali. Si tratta, in particolare di anziani. Sabato 1 maggio i. 9 persone non autosufficienti  sono state ricoverate in ospedale.

Per i positivi e le persone in isolamento per il Covid erano stati individuati appositi spazi in Fiera, ma all'Aulss 8 Berica, che aveva il compito di contattare questi soggetti, non sono risultati casi nell'area di evacuazione.

Aggiornamento ore 10. Poco dopo l'avvio, operazioni ancora interrotte per un'altra famiglia bloccata nello stesso palazzo. Alle 10:10 ripreso il disinnesco. 

L'assessore alla protezione civile Mattia Ierardi stamani poco prima delle 7 è stato il primo componente della giunta comunale a recarsi presso il punto di coordinamento allestito a dai tecnici di palazzo Trissino in piazza dei Signori. Con una battuta di poche parole ha espresso «soddisfazione per come gli enti coinvolti nella operazione» stanno collaborando tra di loro.

Il colonnello Gianluca Dello Monaco ha spiegato più volte che gli uomini dell'Esercito italiano sono continuamente impegnati in operazioni del genere, anche se «quella in corso oggi a Vicenza» presenta «una notevole complessità». I militari di Legnago effettuano ogni anno «sui trecento interventi» il che equivale a dire una che si tratta di una attività «pressoché quotidiana»

Questa è l'immagine scattata dagli specialisti dell'esercito italiano sul luogo del ritrovamento dell'ordigno. Si tratta di una struttura realizzata ad hoc a protezione degli edifici circostanti. Grazie a questa metodica, spiega il colonnello Dello Monaco, rispetto al passato «è possibile ridurre in maniera sensibile il raggio delle aree soggette ad evacuazione a tutto vantaggio della popolazione interessata».

Il maresciallo Alessandro Iacono, capo del team di artificieri che materialmente operano per disinnescare l'ordigno bellico britannico «risalente con ogni probabilità» al 1945, uno dei momenti clou dei bombardamenti alleati su Vicenza durante la II Guerra mondiale. Complessivamente gli uomini operativi a Vicenza sono una cinquantina e nel sito di brillamento a presso una cava di Alonte già predisposta dagli specialisti dell'esercito italiano in forza all'Ottavo reggimento guastatori paracadutisti Folgore di Legnago nel Veronese

Alle 9.28 via libera alle operazioni di disinnesco. Terminati gli ultimi controlli sull’evacuazione dei cittadini, il Ccs, Centro coordinamento soccorsi, alle 9.28 ha dato il via libera alle operazioni di disinnesco.

Il Ccs è operativo da questa mattina nella nuova sede 118.nelle due sale 1 e 2. Nella sala 1 sono presenti il prefetto, il sindaco, i vertici delle forze ordine e della protezione civile comunale e provinciale. Nella sala 2 ci sono le postazioni degli operatori di Prefettura, Comune di Vicenza che cura il numero verde per i cittadini attraverso gli operatori dell’Urp, esercito italiano artificieri, questura carabinieri, polfer, vigili del fuoco, polizia locale, provincia, Aim, Viacqua, radioamatori italiani, Croce rossa italiana corpo militari, R.F.I., collegati in video call con la sala 1.

A fianco opera la centrale operativa del Suem 118.

Alle 9:15 una famiglia è rimasta bloccata all'interno della propria abitazione in corso Palladio per il cancello della casa che non si apriva a causa della disattivazione della corrente elettrica. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, operazioni ritardate di qualche minuto. 

Alle 9 è suonata la prima sirena per lo sgombero dalla zona rossa

Alle 8, come previsto, si sono concluse le operazioni di evacuazione con l’uscita dall’area compresa nel raggio di 450 metri dal luogo di ritrovamento della bomba, in contra' Pallamaio 63: alle 8, infatti, sono stati chiusi i 18 varchi presidiati dalla protezione civile e dalla polizia locale. L’area interessata dall’evacuazione sarà presidiata, per tutta la durata dell’intervento, dalle forze dell’ordine e controllata anche attraverso droni.

Le attività sono iniziate alle 5.30 con la disattivazione della rete di gas ed elettricità. Dalle 6, e fino alle 17, è attivo il numero verde 800-127812 gestito dall'urp, ufficio relazioni con il pubblico, per informazioni  e segnalazioni, nella nuova sede del 118, in via Cappellari 21, nelle sale del Ccs, Centro coordinamento soccorsi, con a capo il prefetto. In piazza dei Signori sono allestite la tenda della protezione civile che ospita il Coc, Centro operativo comunale, e quella destinata alla sala stampa.

VIDEO | Bomba day, inizio delle operazioni preparatorie

Dalle 7.15 non è stato più possibile accedere alla zona di evacuazione. Nel frattempo l’esercito sta effettuando le ultime attività preparatorie all’intervento di disinnesco vero e proprio. Una volta verificato il buon esito dell’evacuazione, prenderanno il via le operazioni di disinnesco - della durata di 7 ore, secondo le previsioni – della bomba “Nasty Girl” della Seconda guerra mondiale del peso di oltre 220 chilogrammi, particolarmente deteriorata, a cura degli artificieri dell’esercito italiano in capo all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore" guidati dal comandante colonnello Gianluca Dello Monaco. 

Una volta tolta la spoletta con una procedura a distanza e l'ausilio di un robot, l'innesco sarà fatto saltare sul posto, all'interno di una struttura di protezione realizzata con 420 metri cubi di sabbia. La bomba, invece, sarà trasportata nella cava di Alonte, dove l'esplosivo sarà fatto brillare il giorno successivo, lunedì 3 maggio.

I residenti coinvolti sono 3.226 a cui si aggiungono i titolari di circa 370 attività.


Allegati

Si parla di